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Un brindisi speciale per i 20 anni di Obiettivo50!

20 Dic 2024 Posted by Anna Lavatelli in News, News

Con l’augurio di un nuovo anno ricco di soddisfazioni e progetti condivisi

Quest’anno Obiettivo50 ha compiuto 20 anni: la costituzione ufficiale dell’Associazione è del novembre del 2004. Per festeggiare questo importante traguardo, ricordare la strada percorsa insieme e gettare uno sguardo positivo e carico di energia sul futuro, il 4 dicembre soci fondatori, nuovi membri e collaboratori si sono ritrovati in una delle suggestive sale del ristorante Tagiura a Milano.

L’evento, caratterizzato da una piacevole atmosfera di amicizia e di condivisione, non è stato solo un momento di celebrazione, ma anche l’occasione per riflettere sul valore della nostra Asso-ciazione, nata per offrire a manager impegnati nella consulenza opportunità per fare rete scambiandosi esperienze e know how, e al tempo stesso offrire alle PMI italiane competenze manageriali di alto profilo.

Questo incontro, che potremmo definire storico “ha sottolineato la presidente Marina Pittini “ci vede riuniti in un clima contrassegnato da energia, voglia di fare e di crescere. Non solo lavoro, pe-rò, ma anche il piacere di sentirsi parte di una famiglia allargata che continua a tendere sempre al nuovo.

Un paio tra le voci raccolte tra i soci presenti rendono l’idea dell’aria che si respirava:

Obiettivo50 è molto più di un network: è una comunità che trasforma le esperienze in va-lore.”
“Questo anniversario non è solo un punto di arrivo, ma un nuovo, più impegnativo punto di parten-za per continuare a costruire e contribuire allo sviluppo.

L’atmosfera natalizia ha aggiunto suggestione all’incontro.
Abbiamo celebrato la tradizione con un risotto allo zafferano e un dolce finale composto da panettone, pandoro e mascarpone con l’immancabile coppa di spumante, che han-no accresciuto il tono di calore e convivialità della giornata.

Un ringraziamento speciale a tutti i soci e ai collaboratori che hanno contribuito a rendere la giornata memorabile.
Con l’auspicio di un nuovo anno ricco di soddisfazioni e progetti condivisi, ci siamo dati appuntamento ai prossimi incontri per continuare a crescere insieme.

Auguri di Buone Feste a tutti i soci, amici e familiari!

 

Sostenibilità ed Economia Circolare: una leva per la crescita delle PMI

11 Dic 2024 Posted by Anna Lavatelli in News, News

Innovazione, ESG e competenze per guidare il cambiamento

Il seminario “Sostenibilità ed Economia Circolare”, tenutosi lo scorso 20 novembre, ha esplorato le sfide e le opportunità offerte dalla transizione ecologica ed energetica. Organizzato dall’Academy di Obiettivo50, l’evento ha ribadito l’importanza per le PMI di adottare un approccio strategico e sostenibile per mantenere la competitività.

Introduzione: rischi e opportunità della sostenibilità
Marina Pittini, presidente di Obiettivo50, ha aperto il seminario ribadendo l’urgenza per le PMI di affrontare tematiche come sostenibilità ed economia circolare per rispondere alle crescenti sfide competitive. Già nei due anni precedenti – è stato sottolineato – l’Academy si era occupata di questi temi, intuendone il grande rilievo; scopo di questa terza edizione, illustrare le novità più recenti in tema di normative europee e le ricadute sulle PMI.

Sostenibilità: sfide e opportunità per le imprese
Alberto Biraghi, primo relatore e AD di Demoskopea (www.demoskopea.it), ha evidenziato come i rischi indubbiamente legati alle normative stringenti e alla necessità di investimenti in tecnologie efficienti, siano ampiamente compensati dalle opportunità offerte dalla sostenibilità, come il miglioramento della reputazione aziendale, dell’erogazione del credito e l’accesso a nuovi mercati.
Il relatore ha precisato che i nuovi obblighi di valutazione dei rischi ambientali e sociali entrano in vigore dal 2027 non solo per le grandi imprese ma per l’intera filiera, con ripercussioni anche sul mondo delle PMI, se vogliono rimanere nella catena di approvvigionamento.
Ha inoltre approfondito il concetto di doppia materialità, sottolineando l’importanza di bilanciare impatti ambientali e sociali con benefici economici sostenibili.

Piano di Transizione 5.0: opportunità e strumenti per le imprese
Ferruccio Sassone, presidente di Open Group Italia (www.opengroupitalia.it), ha presentato il Piano di Transizione 5.0, un’iniziativa europea volta a supportare progetti che riducono i consumi energetici e promuovono l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Il nesso tra Piano di Transizione Industria 5.0 e paradigma ESG è evidente. E, data la rilevanza che queste tematiche rappresenteranno per il futuro del mondo imprenditoriale, anche le PMI devono comprendere l’urgenza di assumere impegni verso una maggiore sostenibilità e di individuare gli strumenti prioritari da adottare.
Il relatore ha spiegato inoltre come strumenti quali l’energy dashboarding (monitoraggio in tempo reale dei consumi energetici) possano ottimizzare l’efficienza operativa e supportare decisioni strategiche per ridurre gli sprechi. Sassone ha anche condiviso casi pratici di PMI che hanno beneficiato di questi strumenti per migliorare la loro sostenibilità e competitività.

Certificazioni ESG: un vantaggio competitivo
Sonia Sabato, consulente, temporary manager e collaboratrice della Scuola Etica Leonardo (www.scuolaeticaleonardo.it), ha illustrato il valore strategico delle certificazioni ESG, descrivendole come uno strumento chiave per rafforzare la conformità legislativa e migliorare la continuità aziendale.
Certificazioni che rappresentano una grande opportunità anche per i professionisti: la transizione verso un’economia sostenibile creerà infatti una significativa domanda di figure qualificate nella sostenibilità. Cruciale – è stato rilevato – il loro ruolo nel guidare le aziende verso pratiche sostenibili, enfatizzando la loro responsabilità nel promuovere valori etici e favorire la collaborazione tra diverse realtà.
Sabato ha presentato il framework SRG 88088:20 come esempio di strumento utile per ot-tenere certificazioni riconosciute a livello internazionale e promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità e all’etica.

Tecnologia e sostenibilità: la piattaforma EsgMax
Massimo Ferri, CEO di EsgMax (www.esgmax.io) ha illustrato una piattaforma digitale progettata per semplificare la reportistica ESG. Durante la dimostrazione Ferri ha spiegato come EsgMax consenta alle PMI di monitorare e analizzare i dati di sostenibilità, ottimizzando i pro-cessi interni e riducendo i costi amministrativi. Ha presentato casi di successo che evidenziano come l’adozione di questa tecnologia possa migliorare l’efficienza operativa e facilitare l’integrazione delle pratiche ESG.

Finanza sostenibile e direttive europee
Antonio Santospirito, Consulente di Direzione per la sostenibilità (www.mid-as.it), ha approfondito le direttive europee CSRD e CSDDD, evidenziando come queste normative rappresentino un’opportunità per le imprese di migliorare la trasparenza aziendale e attrarre investimenti sostenibili. Durante il suo intervento Santospirito ha fornito strumenti pratici per integrare la sostenibilità nella gestione aziendale, sottolineando l’importanza di un approccio proattivo per rispondere alle nuove regolamentazioni.

Economia circolare e innovazione: il contributo delle PMI
Emilio Sassone Corsi, docente universitario, CEO di Management Innovation Srl (www.managementinnovation.it) e Socio di Obiettivo 50 ha ribadito come l’economia circolare possa aiutare le PMI a ridurre gli sprechi, valorizzare le risorse, migliorare la resilienza aziendale e creare nuovi mercati.
Ha sottolineato i limiti dell’economia lineare e presentato casi di successo che dimostrano l’utilità di approcci circolari, come aumentare l’efficacia dell’utilizzo delle risorse e diminuire l’impatto ambientale. Sassone Corsi ha inoltre sottolineato l’importanza della formazione continua per acquisire competenze aggiornate e affrontare le sfide legate alla transizione ecologica ed energetica.

Casi studio: successi nell’economia circolare
Fabrizio Ranieri, direttore commerciale di Bioplasmar GmbH (www.bioplasmar.com) e Socio di Obiet-tivo 50, ha concluso il seminario con un approfondito esame del settore della plastica.
Ha illustrato come l’analisi del ciclo di vita dei prodotti (LCA) consenta di ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre l’impatto ambientale. Infine ha portato l’esempio dell’azienda in cui lavora, Bioplastmar, che ha implementato un modello di economia circolare, realizzando un prodotto destinato all’agricoltura, vasetti per piante composti di una mescola di scarti di legno e plastiche biodegradabili che si biodegradano nel terreno dopo il trapianto.

Conclusioni
Il seminario ha confermato che la sostenibilità è una necessità strategica per le imprese di ogni dimensione. Fondamentale è disporre di competenze mirate, come l’analisi dei dati ESG e l’adozione di strumenti digitali avanzati, per affrontare le sfide ambientali e normative.
Gli approcci legati all’economia circolare e tecnologie come l’energy dashboarding si rivelano essenziali per ridurre gli sprechi, valorizzare le risorse e migliorare la competitività aziendale. Le certificazioni ESG emergono come strumenti fondamentali per promuovere una cultura aziendale trasparente ed etica, in grado di attrarre investimenti e consolidare la reputazione.
Per i Consulenti e/o Temporary Manager la transizione ecologica ed energetica rappresenta una grande opportunità di ampliare la propria esperienza e accrescere la credibilità professionale.
Altro punto cruciale è la formazione continua, che consente a manager d’impresa e consulenti di mantenere aggiornate le proprie competenze e rispondere efficacemente ai cambiamenti.
Sono stati anche offerti esempi pratici e concrete soluzioni applicabili per affrontare con successo il processo di cambiamento definito “transizione ecologica ed energetica” e le relative sfide normative e ambientali ed è stato ribadito il ruolo dei professionisti in questo processo.
 

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Maggiori informazioni nella bacheca di Obiettivo 50, riservata ai Soci.

 

AI: Minaccia o Alleato Prezioso per l’Export Manager?

02 Nov 2024 Posted by Anna Lavatelli in News, News

Come l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il lavoro dell’Export Manager nell’era digitale

Durante la Pillola di Sapere di Obiettivo 50 Gaetano Bonfissuto ha illustrato come l’intelligenza artificiale possa diventare uno strumento strategico per l’export manager. In un mercato sempre più competitivo e globale, le aziende, in particolare le PMI, devono sfruttare ogni opportunità per espandersi oltre i confini nazionali. L’AI, con le sue capacità di analisi e automazione, può essere un valido alleato in questo percorso.

L’AI generativa, un tipo avanzato di intelligenza artificiale, si distingue per la sua capacità di creare nuovi contenuti a partire da dati di “addestramento” del sistema. Durante l’incontro, Gaetano ha presentato anche Perplexity, uno strumento alternativo a ChatGPT, particolarmente utile per l’export manager, poiché consente di gestire informazioni complesse e produrre dati strutturati in modo rapido ed efficiente.

Come lavora un Export Manager?
L’export manager ha il compito di gestire la strategia di espansione internazionale di un’azienda, attraverso fasi che vanno dall’analisi dell’azienda e dei mercati, fino alla ricerca di partner e all’apertura di filiali estere. In queste fasi, l’AI può essere impiegata in diversi ambiti, dalla logistica all’analisi dei dati di mercato, fermo restando che è fondamentale la supervisione umana. Strumenti come IBM Watson, piattaforma di intelligenza artificiale avanzata di IBM, possono ottimizzare le rotte di consegna, riducendo tempi di transito e costi. L’AI permette anche di gestire in modo efficace il magazzino, prevedendo cambiamenti nella domanda e ottimizzando la gestione delle scorte, risultando utile soprattutto nelle vendite online.

Casi pratici di AI nell’export e nella produzione
Gaetano ha presentato alcuni casi pratici di applicazione dell’AI nell’export e nei processi produttivi. Ad esempio, Barilla utilizza l’AI per scansionare le confezioni e individuare corpi estranei, migliorando così la sicurezza e la qualità dei prodotti esportati, un fattore cruciale per il successo sui mercati internazionali. Ha inoltre adottato AI Prism, una piattaforma avanzata di monitoraggio che supporta le aziende nell’analizzare in tempo reale le prestazioni delle loro operazioni di export, offrendo un feedback immediato e prezioso per prendere decisioni informate.

I Prompt: Come Dialogare con l’AI
Uno degli aspetti pratici discussi è l’importanza di saper formulare correttamente i prompt, ovvero le istruzioni da fornire ai modelli di AI. Gaetano ha sottolineato che per ottenere risultati validi il prompt deve essere preciso, formulato preferibilmente in inglese, e fornire al modello informazioni anche di dettaglio, come la forma e il tono delle risposte che si attendono.
Tra i suggerimenti pratici è emerso che il miglioramento continuo del prompt è essenziale per ottenere risultati migliori. Questo implica un costante affinamento delle richieste fatte all’AI, così da estrarre il massimo valore dai dati analizzati.

Aspetti Legali e Privacy
Gaetano Bonfissuto ha poi toccato il tema della responsabilità legale nell’uso dell’AI. L’AI facilita certamente il lavoro, ma è fondamentale capire come vengono gestiti i dati. È responsabilità dell’azienda assicurarsi che i dati utilizzati siano protetti e che l’AI operi in conformità con le normative sulla privacy. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i manager che lavorano in ambito internazionale, dove le normative sui dati possono variare significativamente da un paese all’altro.

Conclusioni
In conclusione, il messaggio principale dell’incontro è chiaro: l’AI non deve essere vista come una minaccia, ma come un prezioso alleato per gli export manager. Se utilizzata correttamente, l’AI può accelerare e ottimizzare molte delle fasi del processo di internazionalizzazione, ma è fondamentale che i professionisti dell’export comprendano come sfruttare al meglio queste tecnologie. Non si tratta solo di adottare nuovi strumenti, ma di combinare le competenze umane con la potenza dell’intelligenza artificiale per creare una sinergia vincente.

 

TRIZ e AI: una nuova frontiera per l’innovazione

09 Ott 2024 Posted by Anna Lavatelli in News, News

Un approccio sistematico e scientifico alla soluzione di problemi e la capacità di analizzare enormi volumi di dati costituiscono un’accoppiata vincente

 

Durante la più recente Pillola di Sapere di Obiettivo 50 Marco Tatti, Technical Innovation Manager e imprenditore, ha illustrato come la combinazione tra la Teoria della Risoluzione Inventiva dei Problemi (TRIZ) e l’Intelligenza Artificiale (AI) possa costituire un approccio strategico nell’affrontare le sfide della trasformazione digitale e dell’innovazione. Tatti ha sottolineato che, per rimanere competitive, le aziende devono adottare sistemi capaci di generare, analizzare e implementare soluzioni efficaci, anziché fare affidamento esclusivo sull’intuizione creativa.

 

Che cos’è TRIZ?
Sviluppata dal ricercatore sovietico Genrich Altshuller, TRIZ è una metodologia basata sull’analisi di milioni di brevetti per individuare schemi ricorrenti nella risoluzione di problemi complessi. Utilizzando i 40 Principi Inventivi e l’Analisi delle Contraddizioni, permette di identificare soluzioni innovative che possono essere adattate e replicate in diversi contesti aziendali.
Non è semplicemente uno strumento per risolvere problemi, ma un vero approccio scientifico, che sfrutta soluzioni già testate e validate, applicandole a settori diversi, dall’industria aerospaziale all’elettronica di consumo, fino alla produzione e ai servizi. Questo metodo migliora significativamente i processi decisionali e la produttività. Il punto di forza di TRIZ risiede nella sua adattabilità. Questa caratteristica rende TRIZ un sistema prezioso per le aziende che vogliono innovare in modo sistematico e non solo creativo.
Parallelamente, l’AI ha fatto enormi progressi, passando da modelli procedurali e soluzioni come le reti neurali, a sistemi strutturati e complessi come l’Intelligenza Artificiale Generativa. Con un mercato globale stimato in 6 trilioni di dollari nel 2028, essa sta diventando un fattore imprescindibile per qualsiasi azienda che voglia mantenere la competitività. L’integrazione dell’AI nei processi aziendali consente di analizzare grandi volumi di dati, individuando schemi che migliorano l’efficienza operativa.
 

Come l’AI supporta TRIZ
L’integrazione dell’AI nel processo TRIZ rende quest’ultimo ancora più efficiente, riducendo i tempi di azione e quindi velocizzando la generazione e la valutazione di idee innovative. Grazie alla capacità di elaborare grandi quantità di dati, l’AI può analizzare brevetti rilevanti e suggerire soluzioni con maggiore precisione. Attraverso tecniche come il Natural Language Processing (NLP) , l’AI può anche trasformare problemi complessi in modelli standardizzabili, facilitandone la risoluzione.
Questa sinergia permette alle aziende di accedere a un vasto patrimonio di conoscenze e accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative, aumentando la produttività e affrontando in modo più efficace le sfide aziendali.
 

Caso pratico: ottimizzazione di una caffetteria con TRIZ e AI
Durante il suo intervento, Marco Tatti ha illustrato un caso pratico di applicazione di TRIZ e AI in una caffetteria che affronta problemi legati alla gestione del flusso di clienti. Le lunghe attese durante le ore di punta e il calo di clientela dopo le 14:00 rappresentavano problemi significativi per il business.
Grazie all’applicazione di TRIZ + AI sono state elencate in pochi istanti soluzioni come il sistema self-service, la creazione di spazi flessibili e velocemente riorganizzabili, e un sistema di prenotazione online che possa organizzare al meglio il flusso dei clienti. Il sistema ha anche permesso di analizzare i dati comportamentali dei clienti, proponendo quindi strategie come la prenotazione anticipata (incentivata con un piccolo sconto per servizi offerti fuori dalle ore di punta), e iniziative mirate di marketing verticale tese ad aumentare la redditività del locale nelle ore oggi poco frequentate.
Questo semplice esempio evidenzia come TRIZ e AI possano essere strumenti efficaci soprattutto per le PMI, e in contesti pratici e quotidiani.
 

Il valore di TRIZ e AI per le PMI
Le PMI, che costituiscono la maggior parte delle aziende europee, possono trarre significativi benefici dall’integrazione fra TRIZ e AI. Tuttavia, molte imprese non sfruttano appieno il potenziale di questi strumenti che invece consentono di ridurre i costi, accelerare i tempi di sviluppo e migliorare l’esperienza dei clienti, ottimizzando al contempo la gestione delle risorse interne. TRIZ fornisce da quasi un secolo un approccio collaudato per affrontare problemi complessi; l’AI aggiunge un ulteriore livello di efficienza grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di dati e identificare soluzioni innovative in brevissimo tempo. Insieme, TRIZ e AI offrono un quadro completo per l’innovazione, aiutando le aziende a prepararsi per le sfide future con un approccio più strategico e basato su dati scientifici.
 

Conclusioni
Durante il dibattito finale è emerso che la combinazione di TRIZ e AI rappresenta una potente risorsa per l’innovazione aziendale. Tuttavia, è altrettanto chiaro che per trarre pieno vantaggio da questi strumenti, le aziende devono investire in una formazione adeguata, specialmente per i manager e i tecnici che ne guideranno l’implementazione. L’adozione di strumenti come TRIZ e AI non riguarda solo l’efficienza tecnologica, ma la capacità di risolvere problemi complessi in modo più sistematico. Le aziende che vogliono innovare devono puntare non solo sulla tecnologia, ma anche sulle competenze necessarie per utilizzarla in modo efficace e strategico.

 

Assemblea Generale Annuale di Obiettivo 50

28 Giu 2024 Posted by Anna Lavatelli in News, News

Un ricco consuntivo di attività nel 1° semestre e tante iniziative già in cantiere per il resto dell’anno – Approvato il bilancio 2023

Lo scorso 12 giugno si è tenuta L’Assemblea Generale Annuale di Obiettivo 50, un momento chiave per fare il punto sulle attività del primo semestre 2024 e pianificare le prossime iniziative.

Attività del Primo Semestre 2024

Le aree principali:

  • Bacheca: Sono state pubblicate numerose nuove inserzioni ed avviate ricerche di opportunità professionali. Inoltre, sono stati organizzati corsi di formazione professionale. Attraverso la bacheca si è ulteriormente sviluppata l’attività di networking tra i soci
  • Collaborazioni: Sono proseguiti gli incontri di networking e i webinar formativi in collaborazione con AICIM, AISOM e AIMBA. Rilevanti sono state fra l’altro le partecipazioni ai lunch di networking di AISOM e alla Reunion di AIMBA.
  • Academy O50: Le “Pillole di Sapere”, arricchite dal know-how dei nostri soci e da relatori d’eccezione, hanno coperto una vasta gamma di argomenti, dal check up aziendale alla blockchain, dall’intelligenza artificiale alle neuroscienze. Approfondisci questi temi nella sezione dedicata del nostro Blog/News.



Seconda Parte del 2024: Nuove Iniziative

La seconda parte dell’anno si preannuncia altrettanto dinamica, con appuntamenti già programmati soprattutto nell’area formazione e networking:

  • Settembre: Evento su “TRIZ e AI: un viaggio insieme nell’Innovazione” con Marco Tatti
  • Ottobre: Seminario “AI come supporto all’Export Manager” con Gaetano Bonfissuto.
  • Novembre: Aggiornamento su “Sostenibilità ed Economia Circolare” con testimonianze di esperti di settore.
  • Dicembre: Celebrazione dei vent’anni di Obiettivo 50, un evento che culminerà con un pranzo per tutti i soci e amici dell’Associazione.

Per ulteriori dettagli sulle attività del primo semestre e per restare aggiornati su tutte le novità e gli eventi in programma, vi invitiamo a informarvi sul nostro sito (in particolare la sezione Blog/News) e sui canali social.

Saranno ulteriormente sviluppati i rapporti con le associazioni sopra ricordate con l’obiettivo di ampliare le opportunità di networking e formazione per i soci.



Approvazione del Bilancio

Nel corso dell’incontro l’assemblea ha anche approvato il bilancio 2023 e ha fatto il punto sui vari progetti in corso e sulle nuove iniziative necessarie per il futuro dell’Associazione, sottolineando come sempre l’importanza di un coinvolgimento attivo dei soci.



Un finale “leggero” solo all’apparenza

A conclusione della giornata Giuliano Ceradelli, appassionato di musica jazz e collega di ALDAI, ha offerto una prospettiva singolare e originale illustrando un sorprendente parallelo tra il jazz e l’organizzazione aziendale. L’improvvisazione nel jazz – è stato detto in sostanza – può ispirare un approccio dinamico e creativo essenziale nel mondo del business.

Il jazz, come metafora dell’arte del cambiamento, invita ad abbandonare la routine e ad abbracciare l’improvvisazione armonica e inventiva come risposta positiva al caos e all’incertezza: una filosofia che favorisce la creatività e la flessibilità necessarie per affrontare le sfide di oggi.

All’interno delle organizzazioni vanno promosse la diversità e la collaborazione, ispirandosi alla sinergia tra i musicisti jazz. Questo approccio stimola l’innovazione e crea un ambiente di lavoro vivace e produttivo.

L’AI non entra anche qui? Sì, ha ammesso Ceradelli, precisando però che l’intervento umano rimane cruciale per infondere emozioni autentiche. Senza tale apporto, sia l’espressione artistica sia i risultati aziendali rischiano di perdere profondità e genuinità.

L’assemblea si è conclusa con un aperitivo di networking, in attesa di ritrovarci a settembre per le nuove iniziative.


La Blockchain: non solo criptovalute, ma un motore di crescita e innovazione per le PMI. Però occorre pensarci bene…

11 Giu 2024 Posted by Anna Lavatelli in News, News

Il 22 maggio durante l’ultima Pillola di Sapere è stato esplorato il concetto di blockchain e delle sue applicazioni. Relatori: Nicola Gatti, studente in ingegneria gestionale presso il Politecnico di Milano e fondatore di Yoba (Your Online Business Agency – www.yoba.it), e Tommaso Galantini, studente in ingegneria informatica presso l’Università di Bologna e sviluppatore blockchain. Essi hanno illustrato il potenziale della blockchain per le piccole e medie imprese (PMI) , delineando le opportunità e i rischi associati a questa tecnologia emergente.

Che Cos’è la Blockchain?
La blockchain, o catena di blocchi, è un grande database decentralizzato e immutabile che registra transazioni in modo sicuro e trasparente. Questa tecnologia permette di archiviare dati in un registro distribuito, privo di un gestore/autorità centrale, rendendo il sistema resiliente e sicuro. La decentralizzazione è una caratteristica chiave della blockchain: non esiste un singolo punto di controllo, ma la rete è mantenuta dai suoi utilizzatori. Ogni blocco di dati è collegato al precedente, formando una catena di informazioni che non può essere modificata retroattivamente. Questo garantisce l’immutabilità e la trasparenza del sistema.
Le transazioni vengono validate da nodi della rete tramite meccanismi di consenso come il Proof of Work e il Proof of Stake , che assicurano l’integrità delle informazioni.

Vantaggi della Blockchain per le Aziende

Trasparenza e Tracciabilità
Le aziende possono sfruttare la blockchain per migliorare la trasparenza e la tracciabilità delle loro operazioni. Ogni passaggio della filiera produttiva può essere registrato in modo immutabile, aumentando la fiducia dei consumatori nel prodotto e combattendo la contraffazione. Due esempi, relativi a grandi gruppi ma che possono trovare corrispondenza anche in un’attività PMI, sono: Walmart, che utilizza la Blockchain per monitorare la sicurezza dei fornitori, e Alfa Romeo che garantisce la provenienza delle componenti delle proprie auto grazie a un “passaporto digitale”.

Sicurezza dei Dati
La sicurezza è uno dei principali vantaggi della blockchain. I dati distribuiti su più nodi rendono il sistema meno vulnerabile agli attacchi informatici. Anche in caso di compromissione di un nodo, i dati restano intatti e sicuri grazie alla struttura decentralizzata. Questo è particolarmente importante per le PMI che non possono permettersi costose soluzioni di sicurezza informatica.

Finanza Decentralizzata (DeFi)
Le imprese possono accedere a servizi finanziari senza intermediari, riducendo i costi e i tempi di transazione. Con i portafogli digitali, si possono effettuare transazioni direttamente, evitando le commissioni bancarie. Questo è particolarmente vantaggioso per le PMI che operano a livello internazionale e devono affrontare la conversione valutaria e le commissioni bancarie.

Smart Contracts
Gli smart contracts sono contratti auto-eseguibili con i termini dell’accordo scritti nel codice. Essi garantiscono il rispetto delle condizioni contrattuali senza intermediari, riducendo i costi e accelerando i processi burocratici. Un contratto intelligente può, ad esempio, assicurare che un pagamento venga effettuato solo al ricevimento e verifica di un prodotto.

Rischi della Blockchain per le PMI

Costi di Implementazione
L’implementazione della blockchain può essere costosa. Le tecnologie blockchain pubbliche e consolidate richiedono significativi investimenti iniziali in infrastrutture e formazione. Le PMI devono valutare attentamente se i benefici superano i costi iniziali.

Regolamentazione e Conformità
La regolamentazione della blockchain è in continua evoluzione. Le PMI devono rimanere aggiornate sulle leggi locali e internazionali per evitare sanzioni. Ad esempio, i trasferimenti di criptovalute possono essere soggetti a normative antiriciclaggio e know-your-customer, procedura richiesta per l’acquisizione di dati certi sull’identità dei clienti/utenti.

Rischi di Sicurezza
Sebbene la blockchain offra un alto livello di sicurezza, non è immune ai rischi. Gli attacchi ai portafogli digitali e agli smart contracts possono causare perdite significative. È essenziale implementare pratiche di sicurezza robuste e rimanere aggiornati sulle minacce emergenti.

Consumo Energetico
Il processo di mining, cioè di validazione e aggiunta di blocchi alla blockchain, richiede una quantità significativa di potenza computazionale, e quindi di energia. In particolare, le blockchain che utilizzano il meccanismo di consenso Proof of Work, come quella di Bitcoin, richiedono la soluzione di complessi problemi matematici per validare le transazioni. Questo elevato consumo energetico può avere un impatto ambientale notevole e comportare alti costi operativi.
Diversamente, il Proof of Stake seleziona i validatori in base alla quantità di criptovaluta posseduta e messa in gioco, risultando più efficiente dal punto di vista energetico.

Conclusioni: Opportunità e Rischi della Blockchain per le PMI
La blockchain offre un vasto potenziale per le PMI, anche se bisogna essere consapevoli dei rischi associati, come i costi di implementazione, le sfide regolamentari, i rischi di sicurezza e i costi operativi di esercizio. Tuttavia, con un approccio strategico e informato e attente valutazioni, le PMI possono, attraverso la blockchain, migliorare la loro competitività sul mercato e garantire una maggiore fiducia e soddisfazione dei clienti. La blockchain è una tecnologia emergente che può rappresenta un potente strumento per innovare e crescere in un’economia sempre più digitale e interconnessa.