AI: Minaccia o Alleato Prezioso per l’Export Manager?

AI: Minaccia o Alleato Prezioso per l’Export Manager?

Posted by Anna Lavatelli in News, News 02 Nov 2024

Come l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il lavoro dell’Export Manager nell’era digitale

Durante la Pillola di Sapere di Obiettivo 50 Gaetano Bonfissuto ha illustrato come l’intelligenza artificiale possa diventare uno strumento strategico per l’export manager. In un mercato sempre più competitivo e globale, le aziende, in particolare le PMI, devono sfruttare ogni opportunità per espandersi oltre i confini nazionali. L’AI, con le sue capacità di analisi e automazione, può essere un valido alleato in questo percorso.

L’AI generativa, un tipo avanzato di intelligenza artificiale, si distingue per la sua capacità di creare nuovi contenuti a partire da dati di “addestramento” del sistema. Durante l’incontro, Gaetano ha presentato anche Perplexity, uno strumento alternativo a ChatGPT, particolarmente utile per l’export manager, poiché consente di gestire informazioni complesse e produrre dati strutturati in modo rapido ed efficiente.

Come lavora un Export Manager?
L’export manager ha il compito di gestire la strategia di espansione internazionale di un’azienda, attraverso fasi che vanno dall’analisi dell’azienda e dei mercati, fino alla ricerca di partner e all’apertura di filiali estere. In queste fasi, l’AI può essere impiegata in diversi ambiti, dalla logistica all’analisi dei dati di mercato, fermo restando che è fondamentale la supervisione umana. Strumenti come IBM Watson, piattaforma di intelligenza artificiale avanzata di IBM, possono ottimizzare le rotte di consegna, riducendo tempi di transito e costi. L’AI permette anche di gestire in modo efficace il magazzino, prevedendo cambiamenti nella domanda e ottimizzando la gestione delle scorte, risultando utile soprattutto nelle vendite online.

Casi pratici di AI nell’export e nella produzione
Gaetano ha presentato alcuni casi pratici di applicazione dell’AI nell’export e nei processi produttivi. Ad esempio, Barilla utilizza l’AI per scansionare le confezioni e individuare corpi estranei, migliorando così la sicurezza e la qualità dei prodotti esportati, un fattore cruciale per il successo sui mercati internazionali. Ha inoltre adottato AI Prism, una piattaforma avanzata di monitoraggio che supporta le aziende nell’analizzare in tempo reale le prestazioni delle loro operazioni di export, offrendo un feedback immediato e prezioso per prendere decisioni informate.

I Prompt: Come Dialogare con l’AI
Uno degli aspetti pratici discussi è l’importanza di saper formulare correttamente i prompt, ovvero le istruzioni da fornire ai modelli di AI. Gaetano ha sottolineato che per ottenere risultati validi il prompt deve essere preciso, formulato preferibilmente in inglese, e fornire al modello informazioni anche di dettaglio, come la forma e il tono delle risposte che si attendono.
Tra i suggerimenti pratici è emerso che il miglioramento continuo del prompt è essenziale per ottenere risultati migliori. Questo implica un costante affinamento delle richieste fatte all’AI, così da estrarre il massimo valore dai dati analizzati.

Aspetti Legali e Privacy
Gaetano Bonfissuto ha poi toccato il tema della responsabilità legale nell’uso dell’AI. L’AI facilita certamente il lavoro, ma è fondamentale capire come vengono gestiti i dati. È responsabilità dell’azienda assicurarsi che i dati utilizzati siano protetti e che l’AI operi in conformità con le normative sulla privacy. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i manager che lavorano in ambito internazionale, dove le normative sui dati possono variare significativamente da un paese all’altro.

Conclusioni
In conclusione, il messaggio principale dell’incontro è chiaro: l’AI non deve essere vista come una minaccia, ma come un prezioso alleato per gli export manager. Se utilizzata correttamente, l’AI può accelerare e ottimizzare molte delle fasi del processo di internazionalizzazione, ma è fondamentale che i professionisti dell’export comprendano come sfruttare al meglio queste tecnologie. Non si tratta solo di adottare nuovi strumenti, ma di combinare le competenze umane con la potenza dell’intelligenza artificiale per creare una sinergia vincente.