Formazione – Obiettivo 50 https://www.obiettivo50.it Manager per la realtà d'impresa Sat, 02 Nov 2024 10:47:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.19 SEMINARIO – SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE https://www.obiettivo50.it/seminario-sostenibilita-ed-economia-circolare/ Tue, 13 Jun 2023 20:28:00 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=5423 Sostenibilità ed economia circolare continuano ad essere temi strettamente collegati e imprescindibili nell’ambito di qualsiasi strategia di management aziendale. In particolare, l’economia circolare è uno degli elementi chiave dell’innovazione industriale degli ultimi anni. Spesso confusa con la riduzione dell’impatto ambientale, essa in realtà costituisce uno degli strumenti principali per trasformare le catene del valore contribuendo alla sostenibilità economica, oltre che ambientale. Esperti di settore e imprenditori sono intervenuti portando testimonianze e suggerimenti, confermando che sostenibilità ed economia circolare possono essere impiegate con successo anche dalle Piccole Imprese e che esistono opportunità concrete per Consulenti di Piccole Imprese e Temporary Manager che vogliano cimentarsi in questi ambiti e possiedano il giusto atteggiamento, oltre che conoscenze e competenze appropriate. Ecco i punti salienti della giornata: – Giacomo Andriola, Innovation Manager e Founder di Studio Itaca ha spiegato come l’economia circolare sia un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali, per estendere il più possibile il ciclo di vita dei prodotti e contribuire a ridurre i rifiuti al minimo. Troppo spesso i consumatori gettano prematuramente articoli che potrebbero essere usati più a lungo, con conseguente aumento di rifiuti, emissioni di gas e crescita della domanda di risorse preziose per la produzione di nuovi beni. Questa situazione mette sempre più in allerta l’UE. Il PNRR per l’economia circolare conta l’investimento di svariati miliardi di euro impiegati a tutto campo: agricoltura, edilizia, energie rinnovabili, ecc. Si impongono nuovi requisiti per rendere i prodotti più “circolari”, durevoli e affidabili. Tutto il processo produttivo va riconvertito, a partire dalla progettazione, per ridurre al minimo gli sprechi. Utili in questo caso progetti di simbiosi industriale tra le aziende, grazie ai quali i rifiuti di una di esse vengono utilizzati come materie prime dall’altra. Necessarie infine nuove competenze e figure professionali specifiche poiché il cambiamento comporta un parallelo mutamento di processo, organizzazione e metodologie: dagli Eco-designer agli Energy manager, agli Eco-coolhunter, esploratori di tendenze «verdi», ecc. – Giovanna Menzaghi, Presidente Associazione Smart Cities Italy e Stefano Vergani, CEO Gruppo Converg hanno spiegato che Smart Cities Italy nasce da un gruppo di Enti, Aziende e Professionisti sensibili allo sviluppo sostenibile (uno di questi è Converg), che si sono aggregati per affrontare una serie di sfide, tra cui l’attivazione di un percorso di studi specializzati e la selezione delle migliori eccellenze, che possano mettere a disposizione la loro professionalità e competenza nei...

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Sostenibilità ed economia circolare continuano ad essere temi strettamente collegati e imprescindibili nell’ambito di qualsiasi strategia di management aziendale. In particolare, l’economia circolare è uno degli elementi chiave dell’innovazione industriale degli ultimi anni. Spesso confusa con la riduzione dell’impatto ambientale, essa in realtà costituisce uno degli strumenti principali per trasformare le catene del valore contribuendo alla sostenibilità economica, oltre che ambientale.

Esperti di settore e imprenditori sono intervenuti portando testimonianze e suggerimenti, confermando che sostenibilità ed economia circolare possono essere impiegate con successo anche dalle Piccole Imprese e che esistono opportunità concrete per Consulenti di Piccole Imprese e Temporary Manager che vogliano cimentarsi in questi ambiti e possiedano il giusto atteggiamento, oltre che conoscenze e competenze appropriate.

Ecco i punti salienti della giornata:
Giacomo Andriola, Innovation Manager e Founder di Studio Itaca ha spiegato come l’economia circolare sia un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali, per estendere il più possibile il ciclo di vita dei prodotti e contribuire a ridurre i rifiuti al minimo.
Troppo spesso i consumatori gettano prematuramente articoli che potrebbero essere usati più a lungo, con conseguente aumento di rifiuti, emissioni di gas e crescita della domanda di risorse preziose per la produzione di nuovi beni.
Questa situazione mette sempre più in allerta l’UE. Il PNRR per l’economia circolare conta l’investimento di svariati miliardi di euro impiegati a tutto campo: agricoltura, edilizia, energie rinnovabili, ecc.
Si impongono nuovi requisiti per rendere i prodotti più “circolari”, durevoli e affidabili. Tutto il processo produttivo va riconvertito, a partire dalla progettazione, per ridurre al minimo gli sprechi.
Utili in questo caso progetti di simbiosi industriale tra le aziende, grazie ai quali i rifiuti di una di esse vengono utilizzati come materie prime dall’altra. Necessarie infine nuove competenze e figure professionali specifiche poiché il cambiamento comporta un parallelo mutamento di processo, organizzazione e metodologie: dagli Eco-designer agli Energy manager, agli Eco-coolhunter, esploratori di tendenze «verdi», ecc.

Giovanna Menzaghi, Presidente Associazione Smart Cities Italy e Stefano Vergani, CEO Gruppo Converg hanno spiegato che Smart Cities Italy nasce da un gruppo di Enti, Aziende e Professionisti sensibili allo sviluppo sostenibile (uno di questi è Converg), che si sono aggregati per affrontare una serie di sfide, tra cui l’attivazione di un percorso di studi specializzati e la selezione delle migliori eccellenze, che possano mettere a disposizione la loro professionalità e competenza nei settori dell’economia reale.
Obiettivo dell’Associazione: la promozione e il coordinamento di attività di ricerca fondamentale ed applicata, con progetti strategici di Interesse nazionale, come quello legato al Decreto del Ministero della Transizione Ecologica per la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone, mirati a ridurre l’uso del veicolo privato negli spostamenti casa-lavoro favorendo il decongestionamento del traffico.
Da questo decreto nasce la figura di Mobility Manager, specializzata nel governo della domanda di mobilità, nella promozione di soluzioni ottimali per la mobilità sostenibile del personale dipendente e nello sviluppo del piano degli spostamenti casa lavoro (PSCL) . Le imprese e le pubbliche amministrazioni oltre una certa dimensione sono tenute ad adottare un PSCL e nominare un Mobility Manager con funzione di supporto professionale continuativo.
Tra le attività di questa nuova figura: la promozione di interventi sul territorio per favorire l’intermodalità, lo sviluppo in sicurezza di itinerari ciclabili e pedonali, la cura dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi di trasporto pubblico, la realizzazione di servizi di mobilità condivisa e di infomobilità.

Alessandra Gruppi, Servitisation Manager CEPAS (Istituto di Certificazione delle Competenze e della Formazione) spiega che la “servitizzazione” è la produzione di un valore che non è strettamente legato alla produzione fisica. Si tratta di passare dall’economia del possesso all’economia dell’uso: #payperuse, cioè paghi solo quando lo usi. Non ti vendo la caldaia ma mi paghi l’acqua calda. Non ti vendo una bici ma il tempo che la usi (es. bike sharing). Invece di venderti un nuovo macchinario ti rimetto a posto quello attuale – refitting, refurnishing -, in modo che possa funzionare ancora molti anni.
La figura deputata, il Digital Servitization Manager ha il compito di rendere disponibili strategie e servizi utili per questo cambio di paradigma.
I benefici sono triplici:
per l’azienda: presidio del cliente, opportunità di vendita di servizi a valore aggiunto; ricavi ricorrenti e maggior valore del business (se ne servono da tempo Netflix, BMW, IBM…)
per i clienti: focus sul proprio core business, da capexcapital expenditure a opexoperational expenditure – e minor rischio
per il pianeta: maggior utilizzo del prodotto nel tempo, nessuna obsolescenza programmata e sostenibilità già nel design degli articoli
Servono Strategia ed Execution, innovazione organizzativa e finanziaria, compiti appunto del servitization manager, per il quale sono disponibili (e necessari) corsi di formazione.

Emilio Conti, Senior Consultant in Amapola, società specializzata in comunicazione, osserva preliminarmente che globalizzazione, crisi climatica, crisi internazionali e costi energetici e delle materie prime determinano un’attenzione crescente alla sostenibilità da parte dei consumatori, ma una parallela crisi di fiducia verso l’industria, i decisori pubblici e d’impresa.
La comunicazione ambientale – ha proseguito – è caratterizzata da tre “C”:
• Complessità: a quella dei temi ambientali troppo spesso si somma un approccio che non tiene in considerazione la difficoltà dei nostri interlocutori a decodificare messaggi e concetti associati a stati emotivi di timore o di urgenza: occorre anticipare tutti i possibili interrogativi prima di comunicare.
• Contraddizioni tra indicazioni, credenze ed esigenze personali: un esempio sono gli Italiani in apprensione per l’ambiente ma poi contrari al blocco dei diesel.
• Conflitto che nasce dall’assenza di certezza nelle regole e fragilità politica: “Ok purché non sia nel mio giardino” (sindrome Nimby) oppure “Ok ma non nel mio mandato elettorale” (Nimto).
Nel caso delle imprese si verifica purtroppo spesso il cosiddetto Greenwashing: l’ingiustificata appropriazione di virtù ambientali per creare un’immagine positiva e distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità. Un esempio è la sponsorizzazione del Festival di Sanremo fatta da Eni Plenitude: una promozione dell’uso sostenibile dell’energia fatta da un’azienda il cui business verte al 90% su oil and gas.
Un esempio virtuoso è “La Filippa” discarica sostenibile per rifiuti industriali, nata dall’idea di riprogrammare uno dei luoghi più contestati e renderlo non solo non inquinante, ma dotato di un valore ambientale, economico e sociale per il territorio.
Sara Santori, CEO della Conceria Nuvolari società benefit, sottolinea che la sua è tra le prime aziende del settore a sperimentare un metodo di concia con un livello basso di metalli pesanti, biodegradabile e compostabile carbon neutral (linea di prodotti Nature-l). La sostenibilità è concepita anche come lunga durata del prodotto (linea Graphene leather altamente resistente ed antibatterica) ed in senso più ampio come benessere della persona (linea di prodotti Skingoat iper-traspiranti).
La pelle conciata è un prodotto biobased derivante dal recupero degli scarti di produzione del settore alimentare; Conceria Nuvolari attraverso gli innovativi processi di trattamento (know-how o brevetto proprietario) e amplifica l’aspetto sostenibile da più punti di vista. Il passaggio dal fare al rendicontare l’ha portata alla redazione del Bilancio di sostenibilità volontario (2023 seconda edizione); vanta collaborazioni con diverse università per mantenersi aggiornata su innovazione e sostenibilità, nel 2021 diviene società Benefit.
Gianmaria Cuniberti Mighetti, CEO della Inclean – Soluzioni ecosostenibili per la pulizia professionale, nata 27 anni fa come produttrice di attrezzature per la pulizia professionale, ne ha nel tempo ridefinito la mission aziendale: non solo pulizia ma benessere, valore sociale, e risposte complete alle esigenze dei clienti.
Si vuole dunque non solo offrire un prodotto economico ma anche il più adeguato, efficace e sostenibile. Ad esempio grande attenzione è rivolta agli additivi chimici e ai meccanismi di recupero delle acque.
Il vantaggio competitivo nel proprio settore – è stato osservato in conclusione – si concretizza se lavori bene e lo sai comunicare correttamente. Se il valore aggiunto viene percepito il successo è assicurato.

Gabriella Grazianetti, imprenditrice settore fashion, Founder e CEO della Minimal Path, il cui modello di business, nella consapevolezza che l’industria della moda è una delle più inquinanti, si basa interamente sull’efficientamento delle risorse e sulla circolarità.
Il marchio della società, United Separable, propone un sistema di capi di moda donna, applicando i concetti della modularità: “La nostra vision” ha commentato Grazianetti “vede una stretta correlazione tra sostenibilità e progettazione, in un percorso che porta l’attenzione ai temi ambientali, sociali ed etici; il prodotto finale è un divisible dress composto due parti che possono essere unite, separate e intercambiabili in taglia, grazie a una soluzione brevettata”.
Il tutto è creato con tessuti monofibra sostenibili, facilmente riciclabili e provenienti da una filiera controllata e qualitativa, che valorizza il territorio: previsto infatti anche l’utilizzo di vecchi tessuti tramite recupero da una sartoria sociale
Il processo, che prevede un minor consumo di tessuto, emissioni di CO2 e additivi chimici, è stato valutato positivamente da un Assessment di Assolombarda sulla circolarità ed ha preso in considerazione tutte le fasi di progettazione.

Antonella Mazzoccato, Fondatrice della CRM tools, azienda a conduzione familiare operante nella produzione di utensili industriali, ha evidenziato l’impegno nella sostenibilità socio-ambientale. Un impegno che l’ha portata a conquistare un master su ESGenvironment, social, governance – per acquisire competenze specifiche sulla gestione sostenibile della filiera metalmeccanica e che si è poi articolato in interventi a tutto campo per evitare la fuga di risorse verso la vicina Svizzera (l’impresa ha sede nel Comasco): welfare, formazione, flessibilità, cura del comfort nell’ambiente di lavoro.
I risultati:
• stipendi superiori alla media;
• 6 tipologie di orari per i dipendenti a seconda delle esigenze;
• il riciclo di materiale di scarto, imballaggi riciclati e utilizzo di casse ignifughe;
• Impianto fotovoltaico e differenziazione dei rifiuti;
• un bilancio di sostenibilità;
• passi significativi verso la parità di genere.

Cristian Rocca, Environment Manager e Francesco Vuolo, Researcher della Sacco System, gruppo di imprese attive nella produzione di ingredienti alimentari, agroalimentari e farmaceutici.
La Sacco impresa, virtuosa dal punto di vista sociale ed economico può contare sulla fiducia del mondo esterno, alimentata da un forte impegno nella sostenibilità:
● recupero e riciclo di scarti di produzione e rifiuti
● contratti a tempo indeterminato, con valorizzazione delle donne STEM
● Certificazioni di qualità
● Rendicontazione delle performance in sostenibilità
● Comunicazione proattiva e trasparente
● Rapporto con i fornitori, pratiche di auditing e di anticorruzione.
Importante il recupero dell’acqua che, distillata e fermentata, viene riutilizzata come concime organico: Il 30% delle componenti chimiche è sostituito da brodi esausti con un ulteriore miglioramento di produzione, che porta l’azienda a costituire un ottimo esempio di economia circolare sostenibile e vantaggiosa a livello di produzione.

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Report dal corso “Il Manager della Sostenibilità”, Milano, 5 e 6 aprile 2022 https://www.obiettivo50.it/report-dal-corso-il-manager-della-sostenibilita-milano-5-e-6-aprile-2022/ Fri, 22 Apr 2022 15:15:53 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=5323 Il corso “Il Manager della Sostenibilità e le nuove professioni per l’Economia Circolare” si è tenuto il 5 e 6 aprile a Milano e ha segnato il ritorno, molto atteso, dei corsi in aula dell’Academy O50. La collaborazione di esperti, professionisti, imprenditori, start-up e istituzioni, una bella e vivace partecipazione di soci,una location importante ospitati da SEA Milan Airports a Linate: questi gli ingredienti del percorso formativo sui temi della sostenibilità e dell’ economia circolare. Temi di grande attualità che hanno riscosso un eccellente riscontro nell’indice di gradimento dei partecipanti. Come accennato nei suoi saluti introduttivi da Marina Pittini, Presidente di Obiettivo50, l’obiettivo del corso di informare e formare, esplorando il tema della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente – ormai imprescindibili, è connesso anche all’esigenza di  nuove professionalità e nuove competenze, che possono rappresentare delle preziose opportunità professionali per i nostri soci. Il tema della sostenibilità è trattato in senso ampio (ambientale, sociale, economico), nella prospettiva di un sistema di sviluppo sostenibile, anche sul versante aziende. Una strategia di sviluppo sostenibile da parte delle aziende, di qualsiasi dimensione, vuol dire creare nuove fonti di valore partendo da un migliore utilizzo delle risorse naturali. E sappiamo bene come in questo momento sia estremamente critico migliorare l’utilizzo delle risorse naturali. Abbiamo visto che ciò è possibile, integrando gli obiettivi di qualità della vita, giustizia sociale, il mantenimento della capacità della terra  (ESG, Environmental, Social, Governance), fino ad arrivare ai modelli di Economia Circolare che ridisegnano i processi produttivi da lineari a circolari. Ciò può avvenire cambiando i modelli di business, integrando la sostenibilità nella Governance, reinvestendo nel capitale umano. È qui che si inseriscono le  nuove professioni, che vedono crescere le opportunità per chi possiede le competenze, debitamente aggiornate, sia in campi tecnici, che strategici e finanziari. Il programma delle due giornate ha coperto tutti questi aspetti, con l’intento di esporre i tratti salienti delle tematiche, dare delle cognizione di background e suscitare interesse e stimolo all’approfondimento. Eccovi dunque qui a seguire un rapido excursus  degli interventi delle due giornate. Giornata 1 –  martedì 5 aprile (presso Spazio Pin) Silvia Pettinicchio, Presidente Consiglio di Municipio Comune Milano, ha introdotto l’argomento ponendo alla platea il quesito: “Green è moda o consapevolezza?”. Ha passato in rassegna i megatrends mondiali e le forze primarie che li determinano. Ha inquadrato le 4 dimensioni della Sostenibilità. Ha fornito statistiche e spunti per riflettere su quanto i consumatori siano...

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Il corso “Il Manager della Sostenibilità e le nuove professioni per l’Economia Circolare” si è tenuto il 5 e 6 aprile a Milano e ha segnato il ritorno, molto atteso, dei corsi in aula dell’Academy O50. La collaborazione di esperti, professionisti, imprenditori, start-up e istituzioni, una bella e vivace partecipazione di soci,una location importante ospitati da SEA Milan Airports a Linate: questi gli ingredienti del percorso formativo sui temi della sostenibilità e dell’ economia circolare. Temi di grande attualità che hanno riscosso un eccellente riscontro nell’indice di gradimento dei partecipanti.

Come accennato nei suoi saluti introduttivi da Marina Pittini, Presidente di Obiettivo50, l’obiettivo del corso di informare e formare, esplorando il tema della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente – ormai imprescindibili, è connesso anche all’esigenza di  nuove professionalità e nuove competenze, che possono rappresentare delle preziose opportunità professionali per i nostri soci.

Il tema della sostenibilità è trattato in senso ampio (ambientale, sociale, economico), nella prospettiva di un sistema di sviluppo sostenibile, anche sul versante aziende. Una strategia di sviluppo sostenibile da parte delle aziende, di qualsiasi dimensione, vuol dire creare nuove fonti di valore partendo da un migliore utilizzo delle risorse naturali. E sappiamo bene come in questo momento sia estremamente critico migliorare l’utilizzo delle risorse naturali.

Abbiamo visto che ciò è possibile, integrando gli obiettivi di qualità della vita, giustizia sociale, il mantenimento della capacità della terra  (ESG, Environmental, Social, Governance), fino ad arrivare ai modelli di Economia Circolare che ridisegnano i processi produttivi da lineari a circolari. Ciò può avvenire cambiando i modelli di business, integrando la sostenibilità nella Governance, reinvestendo nel capitale umano.

È qui che si inseriscono le  nuove professioni, che vedono crescere le opportunità per chi possiede le competenze, debitamente aggiornate, sia in campi tecnici, che strategici e finanziari.

Il programma delle due giornate ha coperto tutti questi aspetti, con l’intento di esporre i tratti salienti delle tematiche, dare delle cognizione di background e suscitare interesse e stimolo all’approfondimento.

Eccovi dunque qui a seguire un rapido excursus  degli interventi delle due giornate.

Giornata 1 –  martedì 5 aprile (presso Spazio Pin)

Silvia Pettinicchio, Presidente Consiglio di Municipio Comune Milano, ha introdotto l’argomento ponendo alla platea il quesito: “Green è moda o consapevolezza?”. Ha passato in rassegna i megatrends mondiali e le forze primarie che li determinano. Ha inquadrato le 4 dimensioni della Sostenibilità. Ha fornito statistiche e spunti per riflettere su quanto i consumatori siano maturi per l’acquisto di prodotti ecosostenibili, e come le aziende e i loro manager possano e debbano integrare i molteplici aspetti sociali e ambientali nelle loro strategie. 

Gianluca Maestrello, Sustainability & Circular Economy Lab, ha presentato le ricadute positive per le PMI. La sostenibilità e l’economia circolare non sono prerogativa delle grandi aziende, e sempre più PMI si avvicinano a questo tema. Alcune non sanno che presto saranno costrette ad adeguarsi per sopravvivere. A Consulenti e Manager Temporanei esperti spetta la responsabilità di sensibilizzare e guidare le imprese.

Sara Santori, Owner e CEO Conceria Nuvolari, ha raccontato il case study di come la sua PMI si impegna a contribuire al rispetto dell’ambiente, mettendo al centro della strategia aziendale la sostenibilità ambientale, e ci ha reso partecipi di come ha gestito la transizione da economia lineare a circolare.

Gaetano Bonfissuto, Owner Socialsurf, ha introdotto i finanziamenti a sostegno del cambiamento delle PMI, con i Fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Gianluca Randazzo, Head of Sustainability Banca Mediolanum, ha presentato la sostenibilità vista da Banca Mediolanum: organizzazione per il presidio e lo sviluppo della sostenibilità di impresa, l’impegno nei confronti del territorio.

Federico Longo, Associate presso Legance Avvocati Associati, ha trattato l’evoluzione della normativa e l’integrazione dei profili ESG (Environmental, Social and Governance) nella strategia d’impresa.

Anna Iantosca, Evolution Guide – Nativa Lab, ha presentato la certificazione B Corp. Si tratta di uno standard riconosciuto da una terza parte, che richiede alle aziende di rispettare elevate performance di sostenibilità sociale e ambientale, e di rendere trasparente pubblicamente il punteggio ottenuto attraverso il protocollo B Impact Assessment.

Giornata 2 – mercoledì 6 aprile (presso il Linate Center)

Sebastiano Renna, Head of Corporate Sustainability SEA Milan Airport, ha curato due interventi. Prima ha introdotto il Bilancio della Sostenibilità (cosa è, quali documenti bisogna presentare, quali vantaggi apporta al business, quando è obbligatorio). Ha poi presentato un case study sul Gruppo SEA e la sostenibilità ambientale, su come il bilancio della sostenibilità faccia aumentare il valore dell’azienda.

Mauro Pallini, Scuola Etica Leonardo, ha parlato della certificazione accreditata della sostenibilità. Vantaggi e opportunità, case study di  SEA Impianti srl, le figure professionali che possono contribuire all’accreditamento.

Emilio Sassone Corsi, Amm.re Delegato Glass to Power,  ha presentato il case study di  Glass to Power, start up del vetro fotovoltaico. Fondata nel 2016 come spin off dell’Università Bicocca, è passata in 5 anni dalla sua costituzione alla quotazione in borsa. Rappresenta un ottimo esempio di edilizia innovativa e sostenibile.

Anna Tiberi, Sustainability & Innovation Manager, in qualità di Manager della Sostenibilità certificato, ha raccontato quali sono ruolo, competenze e soft skill richieste e quanto la Certificazione possa fare la differenza.

Giacomo Andriola, Owner Studio Itaca, ideatore del concorso IDEA 2021, promosso dall’Ordine degli Ingegneri, di cui Obiettivo50 è stata partner, ha presentato l’iniziativa dedicata alle Start-up per la sostenibilità. Ha inoltre presentato gli highlights della 4a Conferenza Nazionale sull’economia circolare appena conclusa.

Anna Ponticiello, Consulente Marketing & Innovazione, ha trattato le nuove professioni richieste dall’economia circolare.

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Il manager della sostenibilità e le nuove professioni per l’Economia Circolare, percorso formativo di cultura manageriale, Milano, 5 e 6/04/2022 https://www.obiettivo50.it/il-manager-della-sostenibilita-e-le-nuove-professioni-per-leconomia-circolare-percorso-formativo-di-cultura-manageriale-milano-5-e-6-04-2022/ Sat, 26 Mar 2022 12:06:30 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=5316 Contesto di riferimento Arriva il Manager della Sostenibilità! Dopo essersi occupata di Manager di Rete, Temporary Export Manager, Mentor di Startup, Innovation Manager, la Academy di Obiettivo50 torna ad occuparsi di professioni innovative e al momento ancora poco conosciute, di cui però le Piccole e Medie Imprese presto non potranno più fare a meno. Infatti, sostenibilità ambientale ed economia circolare sono diventati elementi imprescindibili nell’ambito di qualsiasi strategia di management aziendale. Un’indagine ad hoc conferma che il 55% delle Piccole e Medie Aziende ha in programma di estendere la sostenibilità nella propria strategia d’impresa e il 17% lo sta già facendo (fonte: Forum per la Finanza sostenibile). Le aziende e le organizzazioni politiche di tutto il mondo stanno comprendendo l’importanza crescente di queste tematiche, che per essere tradotte nella pratica necessitano di figure professionali altamente qualificate. Oltre al Manager della Sostenibilità, stanno quindi nascendo nuove professioni, quali ad esempio: Circular Economy Network Manager, Eco-design Manager, Reverse Logistic Manager, Circular Economy Auditor, Circular Economy Finance Manager, Esperto di blockchain per la sostenibilità, solo per citarne alcune, che fanno si che il settore professionale di sostenibilità ed economia circolare garantisca interessanti prospettive lavorative. Si prevede che, insieme con la digitalizzazione, l’ambiente sarà uno dei due driver di sviluppo decisivi nei prossimi 10 anni. I contenuti del percorso formativo Oltre a soffermarsi su ruolo, competenze e soft skills richieste ad un Manager della Sostenibilità, il programma del percorso formativo prevede una serie di interventi per fare chiarezza sui temi “green”, e condividere spunti per valutare sfide e opportunità di business offerte dall’ambiente. Il corso è rivolto a Manager, che ricoprono o hanno ricoperto posizioni di responsabilità (Presidenti, Amministratori Delegati, Direttori Generali, Direttori di Funzione), Consulenti di Direzione, Consulenti ESG (Environmental, Social and Governance) che desiderino fare chiarezza sui temi ambientali e approfondire le opportunità offerte dalle professioni emergenti. Il Corso è organizzato da Obiettivo50, associazione senza fini di lucro che riunisce Manager di elevata esperienza,professionalità e competenza. L’iniziativa fa parte della “Obiettivo50 Academy”, che rappresenta uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi professionali dei Soci, in piena coerenza con la Missione dell’Associazione. Obiettivo50 Academy si occupa di cultura manageriale, più esattamente si propone di: sensibilizzare, informare, formare. Il corso è affidato a professionisti del settore e ospita testimonianze dirette di operatori del mercato. È strutturato in 2 moduli, per complessive 14 ore, verrà rilasciato un attestato a chi avrà frequentato entrambe le giornate....

L'articolo Il manager della sostenibilità e le nuove professioni per l’Economia Circolare, percorso formativo di cultura manageriale, Milano, 5 e 6/04/2022 sembra essere il primo su Obiettivo 50.

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Contesto di riferimento

Arriva il Manager della Sostenibilità!

Dopo essersi occupata di Manager di Rete, Temporary Export Manager, Mentor di Startup, Innovation Manager, la Academy di Obiettivo50 torna ad occuparsi di professioni innovative e al momento ancora poco conosciute, di cui però le Piccole e Medie Imprese presto non potranno più fare a meno.

Infatti, sostenibilità ambientale ed economia circolare sono diventati elementi imprescindibili nell’ambito di qualsiasi strategia di management aziendale. Un’indagine ad hoc conferma che il 55% delle Piccole e Medie Aziende ha in programma di estendere la sostenibilità nella propria strategia d’impresa e il 17% lo sta già facendo (fonte: Forum per la Finanza sostenibile).

Le aziende e le organizzazioni politiche di tutto il mondo stanno comprendendo l’importanza crescente di queste tematiche, che per essere tradotte nella pratica necessitano di figure professionali altamente qualificate.

Oltre al Manager della Sostenibilità, stanno quindi nascendo nuove professioni, quali ad esempio: Circular Economy Network Manager, Eco-design Manager, Reverse Logistic Manager, Circular Economy Auditor, Circular Economy Finance Manager, Esperto di blockchain per la sostenibilità, solo per citarne alcune, che fanno si che il settore professionale di sostenibilità ed economia circolare garantisca interessanti prospettive lavorative.

Si prevede che, insieme con la digitalizzazione, l’ambiente sarà uno dei due driver di sviluppo decisivi nei prossimi 10 anni.

I contenuti del percorso formativo

Oltre a soffermarsi su ruolo, competenze e soft skills richieste ad un Manager della Sostenibilità, il programma del percorso formativo prevede una serie di interventi per fare chiarezza sui temi “green”, e condividere spunti per valutare sfide e opportunità di business offerte dall’ambiente.

Il corso è rivolto a Manager, che ricoprono o hanno ricoperto posizioni di responsabilità (Presidenti, Amministratori Delegati, Direttori Generali, Direttori di Funzione), Consulenti di Direzione, Consulenti ESG (Environmental, Social and Governance) che desiderino fare chiarezza sui temi ambientali e approfondire le opportunità offerte dalle professioni emergenti.

Il Corso è organizzato da Obiettivo50, associazione senza fini di lucro che riunisce Manager di elevata esperienza,professionalità e competenza. L’iniziativa fa parte della “Obiettivo50 Academy”, che rappresenta uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi professionali dei Soci, in piena coerenza con la Missione dell’Associazione. Obiettivo50 Academy si occupa di cultura manageriale, più esattamente si propone di: sensibilizzare, informare, formare.

Il corso è affidato a professionisti del settore e ospita testimonianze dirette di operatori del mercato.

È strutturato in 2 moduli, per complessive 14 ore, verrà rilasciato un attestato a chi avrà frequentato entrambe le giornate.

Date, orari, sede:

05/04/2022 – 9:30 – 17:30 – Milano – SpazioPin – Viale Sondrio 5 – Sala Cronos

(metro linea gialla – stazione Sondrio)

06/04/2022 – 9:30 – 17:30 – Milano – Linate Center – presso aerostazione di Linate

2°piano – partenze (linea urbana autobus 73 da Piazza Duomo)

Il corso è gratuito per i soci di Obiettivo50 in regola con il rinnovo annuale della quota associativa. Aperto a non soci.

Il programma del corso:

  • -Cosa si intende per sostenibilità ambientale ed economia circolare
  • -Il punto della situazione: Mondo, Europa, Italia, PMI italiane
  • -Le ricadute positive per le aziende
  • -Case Story: una PMI italiana racconta come ha gestito la transizione da economia lineare a circolare
  • -I finanziamenti a sostegno del cambiamento delle PMI
  • -La certificazione B Corp
  • -Le Società Benefit
  • -Il Manager della Sostenibilità: ruolo, competenze e soft skill
  • -Il Bilancio della Sostenibilità
  • -Case story: Il Gruppo SEA e la sostenibilità ambientale: come il bilancio della sostenibilità fa aumentare il valore dell’azienda
  • -Le nuove professioni legate all’ambiente

Per iscrizioni e ulteriori informazioni: info@obiettivo50.it.


In allegato:

Programma_Corso Manager Sostenibilità

Termine ultimo iscrizione corso: 31 marzo 2022

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“L’(in)sicurezza informatica, oggi”, webinar 28-01-2021 https://www.obiettivo50.it/linsicurezza-informatica-oggi-webinar-28-01-2021/ Thu, 11 Feb 2021 11:36:14 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=5213 L’Academy di Obiettivo50 propone anche nel 2021 le “Pillole di Sapere” via webinar, dopo il successo ottenuto da questa formula lo scorso anno, come vi abbiamo raccontato qui. La prima “Pillola di Sapere”, il format di formazione breve dell’Academy su temi di economia e marketing, si è tenuta il 28-01 sul tema sempre molto attuale della cybersecurity. Relatore Claudio Panerai, chief portfolio officer di Achab, società specializzata nella distribuzione sul mercato italiano di soluzioni per gli operatori di servizi informatici, che durante il webinar ha ripercorso gli elementi chiave della cyber sicurezza, che vi riassumiamo in questo articolo. L’attività illecita col maggior giro d’affari a livello mondiale è il crimine informatico: 1,5 trilioni di dollari l’anno. E l’Italia è tra i Paesi più esposti, con l’88% degli attacchi che avvengono via mail e il 12% via web. Le statistiche la mettono giù dura col fenomeno. C’erano una volta gli hacker, una specie di eroi “romantici”, che compivano le loro incursioni a scopo prevalentemente dimostrativo, su grandi aziende, enti, banche. Oggi gli hacker sono delle vere e proprie organizzazioni criminali, che prendono “scientificamente” di mira le imprese e specialmente le PMI, bersaglio generalmente più facile. Un tipo molto diffuso di attacchi è il BEC (business Email Compromise). I criminali intercettano la posta elettronica di un’azienda e fanno in modo che i pagamenti finiscano sui loro conti correnti. Si simula di essere un mittente sicuro (il capo, l’avvocato, il commercialista, un amico fidato, un partner aziendale ecc.) e con una mail si chiede di fare un bonifico, cambiare l’IBAN di un pagamento, fornire le credenziali di Internet Banking, e simili. Il BEC colpisce soprattutto aziende che fanno import/export, in quanto il conto su cui viene dirottato il pagamento si trova all’estero. Perché è facile cascarci? Perché vogliamo evadere la richiesta,vuoi per scrupolosità, vuoi per desiderio di compiacere.E insieme perché nonstiamo attenti ai dettagli che celano l’inganno, come il dominio simile o il nome simile ma p.es. con una letteradiversa.Per numero di attacchi BEC l’Italia è seconda al mondo dopo gli USA. Un’altra forma di attacco molto diffusa è il Phishing. Si invia una mail con il logo contraffatto di una banca o di una società, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico. Perché non ce ne accorgiamo?...

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L’Academy di Obiettivo50 propone anche nel 2021 le “Pillole di Sapere” via webinar, dopo il successo ottenuto da questa formula lo scorso anno, come vi abbiamo raccontato qui.

La prima “Pillola di Sapere”, il format di formazione breve dell’Academy su temi di economia e marketing, si è tenuta il 28-01 sul tema sempre molto attuale della cybersecurity.

Relatore Claudio Panerai, chief portfolio officer di Achab, società specializzata nella distribuzione sul mercato italiano di soluzioni per gli operatori di servizi informatici, che durante il webinar ha ripercorso gli elementi chiave della cyber sicurezza, che vi riassumiamo in questo articolo.

L’attività illecita col maggior giro d’affari a livello mondiale è il crimine informatico: 1,5 trilioni di dollari l’anno. E l’Italia è tra i Paesi più esposti, con l’88% degli attacchi che avvengono via mail e il 12% via web. Le statistiche la mettono giù dura col fenomeno.

C’erano una volta gli hacker, una specie di eroi “romantici”, che compivano le loro incursioni a scopo prevalentemente dimostrativo, su grandi aziende, enti, banche.

Oggi gli hacker sono delle vere e proprie organizzazioni criminali, che prendono “scientificamente” di mira le imprese e specialmente le PMI, bersaglio generalmente più facile.

Un tipo molto diffuso di attacchi è il BEC (business Email Compromise). I criminali intercettano la posta elettronica di un’azienda e fanno in modo che i pagamenti finiscano sui loro conti correnti. Si simula di essere un mittente sicuro (il capo, l’avvocato, il commercialista, un amico fidato, un partner aziendale ecc.) e con una mail si chiede di fare un bonifico, cambiare l’IBAN di un pagamento, fornire le credenziali di Internet Banking, e simili. Il BEC colpisce soprattutto aziende che fanno import/export, in quanto il conto su cui viene dirottato il pagamento si trova all’estero.

Perché è facile cascarci? Perché vogliamo evadere la richiesta,vuoi per scrupolosità, vuoi per desiderio di compiacere.E insieme perché nonstiamo attenti ai dettagli che celano l’inganno, come il dominio simile o il nome simile ma p.es. con una letteradiversa.Per numero di attacchi BEC l’Italia è seconda al mondo dopo gli USA.

Un’altra forma di attacco molto diffusa è il Phishing. Si invia una mail con il logo contraffatto di una banca o di una società, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico.

Perché non ce ne accorgiamo? Perché queste mail, specialmente quando sono rivolte ai singoli, fanno leva sulle nostre debolezze: soldi facili, sconti, curiosità, desiderio di emergere; e perché simulano, spesso alla perfezione, l’accesso a sistemi noti: banche, sistemi di posta elettronica, negozi online.

Per difendersi: adottare sistemi antispam, anche per la posta interna; gestire rigorosamente le password; definire rigide procedure di verifica. E investire in formazione per sviluppare la consapevolezza del pericolo “attacco informatico”, meno diffusa di quanto si potrebbe pensare.

Secondo alcuni studi il 76% degli utenti usa la stessa password per accedere a siti diversi, il51% usa le stesse password per siti professionali e personali, il 67% non usa autenticazione a due fattori (cioè con doppi controlli sulle modalità di accesso) e il 69% «condivide»  la password con i colleghi. Numeri sconfortanti.

Gli attacchi informatici, poi, sono di difficile individuazione. Oggi infatti il 98% delle infezioni raggiunge un singolo specifico pc e il 92% dei siti di phishing vive per poche ore.

Le truffe informatiche si espandono facilmente. Basti pensare che si può entrare nei sistemi di un’azienda A con phishing e da qui poi è facile passare a infettare un’azienda B che sia collegata da un rapporto come cliente/fornitore/partner ecc.

Come difendersi da chi opera attraverso questi sistemi? Con servizi di monitoraggio, sistemi di sicurezza “a strati”, cioè a livelli successivi di protezione, gestione rigorosa delle password, autenticazione a due fattori. E sempre, comunque, formazione e consapevolezza.

Una parola infine sul Dark Web. Alcuni esperti dicono che il web«conosciuto» (surface web, quello normalmente indirizzabile dai motori di ricerca)rappresenta il 4% deicontenutirealmente disponibili. Il 96% si troverebbein un dark web, non raggiungibile dai normali motori di ricerca, in cui prosperano attività come p.es. compravendita di documenti falsi,armi e droghe,soldi falsi, credenziali di accessoa sistemi, numero di carte credito.

Insomma, quella della sicurezza informatica è una faccenda difficile.

(testo di Ugo Panerai)

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Un anno di webinar di Obiettivo50 https://www.obiettivo50.it/un-anno-di-webinar-di-obiettivo50/ Mon, 30 Nov 2020 17:09:11 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=5177 A voler essere ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno, una delle poche ricadute positive di questo anno di pandemia e lockdown è stata l’accelerazione nell’uso della tecnologia. Ed è stato così che anche in Obiettivo50, dove se ne parlava da tempo ma senza esiti concreti, abbiamo cominciato a utilizzare i webinar come strumento di comunicazione, condivisione e formazione. Nell’impossibilità di vederci di persona, le riunioni, il networking e la formazione sono stati trasferiti sulla piattaforma Zoom. La formula ha avuto successo: oltre alle riunioni di consiglio direttivo e all’assemblea, anche le “Pillole di Sapere”, il format breve dell’AcademyO50 su temi di economia e marketing, sono state quest’anno erogate via Zoom. Si è registrata una consistente partecipazione di soci, che hanno dichiarato un elevato livello di soddisfazione per i contenuti e la modalità di fruizione. Qui vi presentiamo una breve panoramica sui temi trattati nei webinar, e vi diamo fin da ora appuntamento al 2021, quando manterremo la formula webinar, se possibile mista con la presenza di persona, per le iniziative dell’Academy. Webinar sulle nuove modalità di aggiornamento dei profili dei soci Serie di 4 webinar tra aprile e maggio, dedicati a gruppi ristretti di soci (vi hanno partecipato oltre il 75% dei soci). L’obiettivo era di presentare nel dettaglio le nuove modalità di aggiornamento dei propri profili professionali sul sito Obiettivo50 e supportare i soci nell’aggiornamento dei loro profili. Una adeguata mappatura delle competenze degli associati è fondamentale per presentarci in modo efficace ai nostri interlocutori, ed è preliminare all’avvio del Progetto Competenze, iniziativa destinata a valorizzare le competenze dei soci in gruppi di lavoro tematici finalizzati alla ricerca di nuove opportunità. Webinar Economia Circolare, 28 maggio Abbiamo inaugurato il nostra programma di “Pillole di sapere” via webinar parlando di sviluppo sostenibile come leva strategica per la ripartenza dopo la crisi Covid19. La relatrice Anna Pasotti, CSR Specialist, consulente per lo sviluppo sostenibile, ha presentato principi, benefici e le ragioni dell’approccio dell’economia circolare. Speciale focus sul bilancio di sostenibilità, il più importante strumento, anche per le PMI, per misurare le proprie performance di sostenibilità. Webinar Minibond e Crowd-investing, 10 giugno Minibond e crowd-investing come innovative forme di accesso alla finanza a debito e/o in equità per finanziare e sostenere nel tempo il piano di risanamento e/o sviluppo elaborato per la PMI. Relatore il nostro socio Luca Canepa, Temp. Executive, Advisor, Mentor, Mini-Bond Arranger & Advisor, che ha presentato i...

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A voler essere ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno, una delle poche ricadute positive di questo anno di pandemia e lockdown è stata l’accelerazione nell’uso della tecnologia.

Ed è stato così che anche in Obiettivo50, dove se ne parlava da tempo ma senza esiti concreti, abbiamo cominciato a utilizzare i webinar come strumento di comunicazione, condivisione e formazione. Nell’impossibilità di vederci di persona, le riunioni, il networking e la formazione sono stati trasferiti sulla piattaforma Zoom.

La formula ha avuto successo: oltre alle riunioni di consiglio direttivo e all’assemblea, anche le “Pillole di Sapere”, il format breve dell’AcademyO50 su temi di economia e marketing, sono state quest’anno erogate via Zoom. Si è registrata una consistente partecipazione di soci, che hanno dichiarato un elevato livello di soddisfazione per i contenuti e la modalità di fruizione.

Qui vi presentiamo una breve panoramica sui temi trattati nei webinar, e vi diamo fin da ora appuntamento al 2021, quando manterremo la formula webinar, se possibile mista con la presenza di persona, per le iniziative dell’Academy.

Webinar sulle nuove modalità di aggiornamento dei profili dei soci

Serie di 4 webinar tra aprile e maggio, dedicati a gruppi ristretti di soci (vi hanno partecipato oltre il 75% dei soci). L’obiettivo era di presentare nel dettaglio le nuove modalità di aggiornamento dei propri profili professionali sul sito Obiettivo50 e supportare i soci nell’aggiornamento dei loro profili. Una adeguata mappatura delle competenze degli associati è fondamentale per presentarci in modo efficace ai nostri interlocutori, ed è preliminare all’avvio del Progetto Competenze, iniziativa destinata a valorizzare le competenze dei soci in gruppi di lavoro tematici finalizzati alla ricerca di nuove opportunità.

Webinar Economia Circolare, 28 maggio

Abbiamo inaugurato il nostra programma di “Pillole di sapere” via webinar parlando di sviluppo sostenibile come leva strategica per la ripartenza dopo la crisi Covid19. La relatrice Anna Pasotti, CSR Specialist, consulente per lo sviluppo sostenibile, ha presentato principi, benefici e le ragioni dell’approccio dell’economia circolare. Speciale focus sul bilancio di sostenibilità, il più importante strumento, anche per le PMI, per misurare le proprie performance di sostenibilità.

Webinar Minibond e Crowd-investing, 10 giugno

Minibond e crowd-investing come innovative forme di accesso alla finanza a debito e/o in equità per finanziare e sostenere nel tempo il piano di risanamento e/o sviluppo elaborato per la PMI. Relatore il nostro socio Luca Canepa, Temp. Executive, Advisor, Mentor, Mini-Bond Arranger & Advisor, che ha presentato i benefici di questi strumenti per le imprese (diversificare le fonti di finanziamento, aprirsi al mercato) e per gli investitori (strumenti da indirizzare al mercato reale, agevolazioni fiscali e garanzie a supporto della ripartenza post Covid).

Webinar Da Manager a Imprenditore, Consulente, Temporary Manager, 25 giugno

Per questo webinar abbiamo invitato tre professionisti di successo per farci raccontare in che modo hanno fatto leva sulle loro competenze e conoscenze manageriali per dedicarsi alla consulenza, ad un’impresa, o al temporary management. I relatori, Emilio Sassone Corsi, già socio O50,e i nostri soci Paolo Engheben e Alberto Scanziani, hanno elencato i punti salienti delle loro articolate esperienze professionali e condiviso momenti di riflessione sulle reali necessità di un imprenditore e sul suo approccio decisionale, utili a chi si occupa di consulenza alle PMI.

Webinar Il digital export manager, 3 settembre

Con questo incontro, tenutosi in modalità mista, sia via webinar che in presenza presso lo Spazio Pin a Milano, abbiamo ripreso le attività dopo la pausa estiva.
Fino a pochi mesi fa, trovare sbocchi commerciali in nuovi mercati significava necessariamente muoversi, viaggiare, partecipare fisicamente a fiere internazionali. Ora, la nuova normalità ha cambiato il processo decisionale dei buyer e l’approccio delle PMI ai potenziali clienti: serve una strategia digitale per un presidio professionale sui vari canali. Relatore il nostro socio e consigliere Gaetano Bonfissuto, titolare di Socialsurf Srl, TEM, esperto dei bandi MISE, docente ICE, che ci ha illustrato come guidare le PMI verso l’export digitale.

Webinar Indus Triz, 14 ottobre

Trovare possibili soluzioni innovative per superare le discontinuità nelle dinamiche competitive e riposizionarsi per il futuro: Indus Triz è un acceleratore di sviluppo strategico. I relatori, Marco Tatti, Fondatore e CEO di MaGyc, e il socio Alberto Accolla, manager orientato all’innovazione con esperienza internazionale, ci hanno presentato Indus Triz, un nuovo servizio di consulting per l’innovazione. Con Indus Triz si ottengono soluzioni alternative e si riducono tempi e investimenti, grazie all’unione di analisi standard e il metodo Triz, cosa particolarmente utile in fase di riposizionamento post Covid. Anche questo incontro si è tenuto in modalità mista, sia via webinar che in presenza presso lo Spazio Pin a Milano.

Webinar Successione e passaggio generazionale nelle PMI, 26 Ottobre

Le imprese di famiglia sono l’ossatura portante di un’economia ma sono aziende speciali. Oltre alle sfide tipiche di un’impresa, presentano elementi peculiari derivanti dall’intreccio di tre dimensioni -famiglia, impresa e proprietà- che le rendono diverse dalle altre aziende. La relatrice Clara Canzi, già socia O50, che dal 2016 si occupa di PMI di famiglia dopo una trentennale esperienza in multinazionali, ha illustrato il tema chiave: la continuità, il passare da una generazione all’altra. Per il professionista che opera con queste imprese è perciò fondamentale comprenderne caratteristiche, funzionamento e sfide da affrontare.

Webinar Progetto Competenze, 26 novembre
Il webinar conclusivo dell’anno si collega idealmente ai primi webinar tenutisi in primavera: dopo la fase di censimento e aggiornamento sul sito delle competenze di soci, siamo infatti pronti a partire con il Progetto Competenze. Sono stati identificati i temi, e i rispettivi Group Leader, attorno ai quali riunire soci con skill simili o complementari al fine di costruire e ricercare opportunità professionali. Durante il webinar i Group Leader hanno presentato il perimetro delle rispettive value proposition e delle attività che si intendono intraprendere, per raccogliere le adesioni dei soci ai vari team in base alle proprie competenze o alle tematiche da approfondire. Ecco l’elenco dei gruppi e dei temi:

W. Nardini, “Dalla fabbrica lean alla fabbrica intelligente

G. Valeri, G. Antonioli : “Digital Marketing

M. El Sawi : “TEM – Internazionalizzazione”

G. Bonfissuto, M. Faita, M. Pittini : “Progetto Start up

M. Balzarini : “M&A, Restructuring & Turnaround aziendali – Procedure concorsuali

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Aggiornamento e networking: le Pillole di sapere di Academy050 https://www.obiettivo50.it/aggiornamento-networking-le-pillole-sapere-academy050/ Mon, 25 Nov 2019 16:54:30 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=5049 Come fare il commerciale di se stessi e proporsi efficacemente ai prospect? Come presentare un preventivo che il cliente non può rifiutare? E ancora: come impostare la customer satisfaction per le PMI?  Quali opportunità per le imprese dall’economia circolare? Il mercato cinese dei prodotti luxury è ancora così in crescita? Se sei un socio Obiettivo50 puoi avere le risposte a queste (e a molte  altre) domande in un formato agile, interattivo ed efficace: le Pillole di sapere di Obiettivo50. Cosa sono le Pillole di sapere Le Pillole di sapere sono una delle proposte dell’Academy Obiettivo50, che si caratterizzano per il formato agile di incontri di massimo 2 ore, dal taglio culturale e informativo ma al tempo stesso molto concreto, grazie a relatori che sono esperti di settore e profondi conoscitori del tema. Gli incontri delle Pillole di sapere hanno luogo durante le periodiche occasioni di networking dei manager associati di Obiettivo50, appuntamenti durante i quali i soci approfondiscono la conoscenza reciproca e creano le basi per costruire nuove opportunità professionali. L’Academy Obiettivo50 si occupa di cultura manageriale e si propone di sensibilizzare, informare e formare attraverso vari format, uno dei quali sono appunto le Pillole di sapere, e costituisce uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi professionali dei soci in coerenza con le finalità dell’Associazione. Le Pillole di sapere Academy050 del 2019 Le Pillole di sapere che abbiamo presentato nel 2019 rappresentano un buon esempio dei temi di questi incontri. Vediamole in breve sintesi cronologica. Come fare il commerciale di se stessi, 11 aprile 2019 Quali tecniche e strumenti utilizzare per creare in modo efficace una lista di contatti utili nell’attività di vendita propria o delle PMI nostre clienti?Come proporsi nel contatto diretto con i prospect? Questi i contenuti di sicuro interesse per il professionista che opera come consulente e sempre alla ricerca di efficaci metodologie di contatto di nuovi clienti. Relatore il nostro socio Roberto Fortunato, un ingegnere meccanico con vasta esperienza di management in contesti nazionali e internazionali. Vivace e partecipato, l’incontro è stato l’occasione per apprendere nuove tecniche e per uno stimolante scambio di opinioni con i colleghi soci. La customer satisfaction per le PMI, 28 maggio 2019 Le imprese devono riuscire a comprendere a fondo cosa si aspetta la propria clientela, al fine di poter effettivamente offrire un prodotto o servizio giudicato dalla stessa di valore. Oltre a ciò, devono svolgere costantemente un monitoraggio sul grado di...

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Come fare il commerciale di se stessi e proporsi efficacemente ai prospect? Come presentare un preventivo che il cliente non può rifiutare?

E ancora: come impostare la customer satisfaction per le PMI?  Quali opportunità per le imprese dall’economia circolare? Il mercato cinese dei prodotti luxury è ancora così in crescita?

Se sei un socio Obiettivo50 puoi avere le risposte a queste (e a molte  altre) domande in un formato agile, interattivo ed efficace: le Pillole di sapere di Obiettivo50.

PillolediSapereNovembre2019

Cosa sono le Pillole di sapere

Le Pillole di sapere sono una delle proposte dell’Academy Obiettivo50, che si caratterizzano per il formato agile di incontri di massimo 2 ore, dal taglio culturale e informativo ma al tempo stesso molto concreto, grazie a relatori che sono esperti di settore e profondi conoscitori del tema.

Gli incontri delle Pillole di sapere hanno luogo durante le periodiche occasioni di networking dei manager associati di Obiettivo50, appuntamenti durante i quali i soci approfondiscono la conoscenza reciproca e creano le basi per costruire nuove opportunità professionali.

L’Academy Obiettivo50 si occupa di cultura manageriale e si propone di sensibilizzare, informare e formare attraverso vari format, uno dei quali sono appunto le Pillole di sapere, e costituisce uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi professionali dei soci in coerenza con le finalità dell’Associazione.

Le Pillole di sapere Academy050 del 2019

Le Pillole di sapere che abbiamo presentato nel 2019 rappresentano un buon esempio dei temi di questi incontri. Vediamole in breve sintesi cronologica.

Come fare il commerciale di se stessi, 11 aprile 2019

Quali tecniche e strumenti utilizzare per creare in modo efficace una lista di contatti utili nell’attività di vendita propria o delle PMI nostre clienti?Come proporsi nel contatto diretto con i prospect?

Questi i contenuti di sicuro interesse per il professionista che opera come consulente e sempre alla ricerca di efficaci metodologie di contatto di nuovi clienti. Relatore il nostro socio Roberto Fortunato, un ingegnere meccanico con vasta esperienza di management in contesti nazionali e internazionali.

Vivace e partecipato, l’incontro è stato l’occasione per apprendere nuove tecniche e per uno stimolante scambio di opinioni con i colleghi soci.

La customer satisfaction per le PMI, 28 maggio 2019

Le imprese devono riuscire a comprendere a fondo cosa si aspetta la propria clientela, al fine di poter effettivamente offrire un prodotto o servizio giudicato dalla stessa di valore. Oltre a ciò, devono svolgere costantemente un monitoraggio sul grado di soddisfazione/insoddisfazione dei propri clienti.

La nostra socia Laura Vescovo ha condiviso con noi un assaggio della sua profonda esperienza nell’ambito delle ricerche di mercato e della customer satisfaction per spiegarci come tali azioni possano e debbano essere svolte anche da piccole e medie imprese, utilizzando metodologie semplici ma efficaci.

L’economia circolare, 18 giugno 2019

Dall’ecologia allo studio dell’impatto ambientale, dalla sostenibilità alle certificazioni energetiche: il modello ambientale del 21° secolo cambia e diventa un modello economico, l’economia circolare appunto.

Quali i principali parametri che l’economia circolare segue? E quali le conseguenze su prodotti, servizi, modelli di business e di sviluppo?

Tenuto da Lorena Valdicelli, dottore agronomo, specializzata in industrie agroalimentari e consulente, l’incontro ha toccato i tanti aspetti di un tema vasto e sfaccettato, di sicuro interesse per i nostri soci sul versante della competenza manageriale richiesta per intercettare e valorizzare le opportunità che dall’economia circolare possono nascere per le imprese.

Come trasformare l’appuntamento con un cliente in un preventivo che si può solo accettare, 24 ottobre 2019

“Si, lo voglio. Come trasformare l’appuntamento in un preventivo che si può solo accettare”: l’incontro è partito dalla tipica situazione post-incontro con un cliente per guidare il consulente nella fase del preventivo con un approccio che trasforma l’analisi dei bisogni in un preventivo “che si può solo accettare”, come hanno evidenziato i relatori, Christian Vianello e Mirco di Porzio dell’Accademia del Consulente.

Incontro molto partecipato dai nostri soci, che hanno interagito con domande e commenti su un tema molto sentito da chi opera come consulente.

Geoeconomy: il settore del lusso in Cina, 12 novembre 2019

Malgrado il contesto di volatilità macroeconomica e geopolitica, i consumi di alto livello non solo resistono, ma sembrano destinati a crescere ulteriormente. I trend del settore del lusso mostrano infatti negli ultimi quindici anni un aumento costante delle vendite, focalizzate soprattutto sulla clientela dell’Estremo Oriente. È significativo il fatto che circa il 35-40% del consumo mondiale del lusso è da parte di consumatori cinesi, con acquisti sia in Cina che all’estero.

Docente dell’incontro il nostro socio Paolo Targa, executive con esperienza internazionale in vendite e marketing strategici nei settori dei beni di lusso e di consumo.

Al termine di questa carrellata delle iniziative 2019 non ci resta che darvi appuntamento alle Pillole di sapere del 2020!

PillolediSapereOttobre2019 PillolediSapereNovembre2019-2

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Corso Industria 4.0 – la grande sfida per le PMI italiane, Milano 6 e 8 novembre 2018 https://www.obiettivo50.it/corso-industria-4-0-la-grande-sfida-per-le-pmi-italiane-milano-6-e-8-novembre-2018/ Mon, 10 Dec 2018 12:03:01 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=4931 Ideale conclusione di un 2018 che si è aperto con un corso sul Digital Marketing, e a completamento del corsi Innovation Manager per la PMI del 2017 e IoT50-Nuove opportunità di business per le PMI del 2016, si è tenuto nelle scorse settimane a Milano il corso Industria 4.0. Nel folto panorama di proposte informative e formative sull’argomento, le due giornate di incontri si sono contraddistinte per lo specifico focus sulle applicazioni di Industria 4.0 destinate alle PMI. Il termine Industria 4.0 (o Industry 4.0) indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti (fonte: Wikipedia). E ancora: L’Industria 4.0 indica quel processo di digitalizzazione del settore manifatturiero che, rinnovando la catena del valore,cambia il modo di lavorare ma anche la natura delle organizzazioni (fonte: Internet4things). È un argomento complesso, ricco di sfaccettature, che spazia dall’AI, Artificial Intelligence, alla Robotica, dai Big Data alla stampa3D, temi i cui sviluppi sono di prevalente interesse per le grandi aziende. La sfida del corso è stata quella di declinare Industria 4.0 sull mondo delle PMI, con uno stato dell’arte sulla presenza di queste tecnologie nei processi aziendali, e una presa d’atto sui vincoli e opportunità per le nostre PMI. Sfida lanciata e vinta: questo almeno stando a quanto dicono i numeri, che parlano di un livello di gradimento molto alto da parte dei circa 30 partecipanti, che ha toccato quota 96% per la giornata di apertura, dedicata proprio ai temi “caldi” di Industria 4.0. Qui a seguire vi proponiamo un flash report degli interventi delle due giornate. Martedì 6 novembre 2018 Il Presidente Gianfranco Antonioli apre la prima giornata con una breve introduzione che contestualizza il focus del corso sulle applicazioni di Industria 4.0 indirizzate al mondo delle PMI. Si comincia con il primo intervento: Elisa Convertini, Ricercatrice Osservatorio Industria 4.0 Politecnico di Milano, che presenta lo stato dell’arte e lo scenario applicativo in Italia della quarta rivoluzione industriale. Un’introduzione che fissa i confini di un tema molto vasto e delinea il livello di adozione di Industria 4.0 nelle aziende italiane nel 2018, presentando scenari applicativi e i risultati delle ricerca. Si prosegue con Massimo Giordani, Vice presidente The Blockchain Council, che presenta l’associazione no profit The Blockchain Council, cui Obiettivo 50 aderisce come socio, e prosegue evidenziando i punti di integrazione e contatto tra...

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Industria 4-0 - ConvertiniIdeale conclusione di un 2018 che si è aperto con un corso sul Digital Marketing, e a completamento del corsi Innovation Manager per la PMI del 2017 e IoT50-Nuove opportunità di business per le PMI del 2016, si è tenuto nelle scorse settimane a Milano il corso Industria 4.0. Nel folto panorama di proposte informative e formative sull’argomento, le due giornate di incontri si sono contraddistinte per lo specifico focus sulle applicazioni di Industria 4.0 destinate alle PMI.

Il termine Industria 4.0 (o Industry 4.0) indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti (fonte: Wikipedia). E ancora: L’Industria 4.0 indica quel processo di digitalizzazione del settore manifatturiero che, rinnovando la catena del valore,cambia il modo di lavorare ma anche la natura delle organizzazioni (fonte: Internet4things).

È un argomento complesso, ricco di sfaccettature, che spazia dall’AI, Artificial Intelligence, alla Robotica, dai Big Data alla stampa3D, temi i cui sviluppi sono di prevalente interesse per le grandi aziende.

La sfida del corso è stata quella di declinare Industria 4.0 sull mondo delle PMI, con uno stato dell’arte sulla presenza di queste tecnologie nei processi aziendali, e una presa d’atto sui vincoli e opportunità per le nostre PMI.

Sfida lanciata e vinta: questo almeno stando a quanto dicono i numeri, che parlano di un livello di gradimento molto alto da parte dei circa 30 partecipanti, che ha toccato quota 96% per la giornata di apertura, dedicata proprio ai temi “caldi” di Industria 4.0.

Qui a seguire vi proponiamo un flash report degli interventi delle due giornate.

Martedì 6 novembre 2018

Il Presidente Gianfranco Antonioli apre la prima giornata con una breve introduzione che contestualizza il focus del corso sulle applicazioni di Industria 4.0 indirizzate al mondo delle PMI.

Si comincia con il primo intervento: Elisa Convertini, Ricercatrice Osservatorio Industria 4.0 Politecnico di Milano, che presenta lo stato dell’arte e lo scenario applicativo in Italia della quarta rivoluzione industriale. Un’introduzione che fissa i confini di un tema molto vasto e delinea il livello di adozione di Industria 4.0 nelle aziende italiane nel 2018, presentando scenari applicativi e i risultati delle ricerca.

Si prosegue con Massimo Giordani, Vice presidente The Blockchain Council, che presenta l’associazione no profit The Blockchain Council, cui Obiettivo 50 aderisce come socio, e prosegue evidenziando i punti di integrazione e contatto tra blockchain con Industry 4.0 e IoT. Tra i temi toccati: la filiera della tracciabilità nel settore alimentare.

Conclude la mattinata l’intervento di Giancarlo Magnaghi, Studio Magnaghi Cherry Consulting e di Valeria Tirelli, CEO Aidro Hydraulics. Magnaghi ha presentato l’ambito di applicazione della stampa 3D o manifattura additiva, destinata a produzioni personalizzabili e che costtuisce un ambito di grande interesse per le aziende. Valeria Tirelli ha raccontato il caso della sua azienda, specializzata in sistemi oleodinamici, che, a fianco della produzione tradizionale, ha introdotto con successo la stampa 3D destinata a pezzi con limitati lotti produttivi, con particolari complessità realizzative in cui i sistemi tradizionali non risultano efficienti, o in cui la riduzione di peso del manufatto è un fattore chiave. I risultati in azienda sono stati promettenti e il suo intervento è stato seguito con vivo interesse e partecipazione da parte dei presenti, in quanto ha rappresentato il concreto esempio di una PMI che ha applicato con successo le tecnologie di Industria 4.0.

Si riprende al pomeriggio con Paolo Calveri, co-founder Laboratorio Industry 4.0, con un intervento che ha esaminato gli aspetti di conformità dei progetti con specifiche di Industria 4.0 alle norme che regolano la sicurezza sui luoghi di lavoro, presentando anche delle case histories.

Si prosegue con Erika Vaniglia, Innovation manager Industry 4.0 di Gellify, che ha presentato soluzioni innovative dell’Industria 4.0 abilitate da robotica e sistemi capaci di apprendere, grazie all’Artificial Intelligence e al machine learning. È inoltre intervenuto, in collegamento Skype, Ernesto Mininno, CEO Cyberdyne, una start-up che utilizza con successo questi sistemi in progetti destinati anche alle PMI.

Ha concluso la prima giornata l’intervento di Enzo Tieghi, CEO ServiTecno.it, con un intervento tutto dedicato a Industrial Internet, IIoT, Cyber Security, Cloud e dispositivi mobili per sistemi di controllo e telecontrollo.

Giovedì 8 novembre 2018

La seconda giornata del corso è iniziata con Giovanni Anselmi, co-founder Laboratorio Industry 4.0, che ci ha parlato della situazione delle PMI lombarde. I problemi delle PMI italiane ad indirizzarsi verso Industria 4.0 vanno dalla formazione degli operatori alla propensione all’innovazione  degli imprenditori. Non si può prescindere dalla business intelligence nella realizzazione di una azienda Industria 4.0 che vuole generare non solo prodotti ma anche risultati di business.

Si prosegue con Antonio Cossu, XRM Unit Manager Cegeka Italia, con un intervento sulle opportunità a disposizione dell’impresa per migliorare i processi aziendali e il loro controllo grazie a Industria 4.0, che ha sottolineato il potenziale nascosto nei dati che l’azienda quotidianamente gestisce.

Claudio Sella, Consulente aziendale e docente LIUC Castellanza, ha parlato dell’importante impatto di Industria 4.0 sulla pianificazione della produzione, sistema che deve essere adeguato per sfruttare al meglio i punti di forza di Industry 4.0.

Il pomeriggio ha visto l’intervento di Gaetano Bonfissuto, managing Partner di SocialSurf srl e Consigliere O50, dedicato alle nuove risorse umane per l’Industria 4.0, per approcciare compiutamente la Digital Transformation.

Ha concluso la seconda e ultima giornata del corso Gianfranco Antonioli, PresidenteO50, con la presentazione del progetto europeo IoT4Industry Project-Industry 4.0 for SMEs, che ha l’obiettivo di migliorare produttività e profittabilità delle PMI abilitando il loro accesso alle tecnologie IoT.

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Industria 4.0, percorso informativo di cultura manageriale, Milano 6 e 8/11/2018 https://www.obiettivo50.it/industria-4-0-percorso-informativo-di-cultura-manageriale-milano-6-e-8112018/ Sat, 20 Oct 2018 17:55:54 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=4898 Il termine Industria 4.0 (o Industry 4.0) indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti (fonte: Wikipedia). E ancora: L’Industria 4.0 indica quel processo di digitalizzazione del settore manifatturiero che, rinnovando la catena del valore, cambia il modo di lavorare ma anche la natura delle organizzazioni. Il livello di innovazione è tale per cui oggi il sinonimo di Industria 4.0 è smart manufacturing, dove il suffisso “smart” diventa il denominatore comune di una gestione integrata delle informazioni, associata all’uso della tecnologia digitale (fonte: Internet4things). In realtà l’argomento è ricco e sfaccettato, inserendosi nell’ambito dell’ampio tema dell’innovazione. Comprende, tra gli altri: Intelligenza artificiale, Big data, Stampa 3D, Robotica. Si legge che l’innovazione sia ancora appannaggio delle aziende più grandi e strutturate. Ma a che punto sono realmente le PMI italiane con l’adozione delle tecnologie produttive di cui sopra? Corso Industria 4.0 – la grande sfida per le PMI italiane: i contenuti Durante il percorso informativo faremo il punto sulla situazione e rifletteremo su vincoli ed opportunità per le piccole e medie aziende italiane. Il corso fa parte del grande tema dell’Innovazione, affrontato più volte dalla Academy di O50. Intende quindi essere idealmente complementare ai percorsi culturali trattati in passato sui temi: Innovation Manager, IOT, Digital Marketing. L’iniziativa fa parte della “Obiettivo50 Academy”, che rappresenta uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi professionali dei Soci, in piena coerenza con la Missione dell’Associazione. Obiettivo50 Academy si occupa di cultura manageriale, più esattamente si propone di: sensibilizzare, informare, formare. Il corso è affidato a docenti che sono professionisti del settore e ospita testimonianze dirette di operatori del mercato. È strutturato in 2 moduli, per complessive 16 ore, con attestato di frequenza a chi avrà frequentato entrambe le giornate. Si tiene a Milano, presso la sede di M&C Partners, in Via Borghetto 3 (MM1 Porta Venezia) nei giorni  06/11/2018 e  08/11/2018 , con orario 9:30 – 17:30 Il corso è gratuito per i soci di Obiettivo50 in regola con il rinnovo annuale della quota associativa. Aperto a non soci. Il programma del corso: – Industry 4.0: Introduzione / scenario – La Blockchain: integrazione con IoT e Industry 4.0 – La stampa 3D come fattore trainante – caso aziendale – Le PMI lombarde e l’Industria 4.0: situazione, sentiment degli imprenditori – Industrial Internet, IIoT, Cyber Security, Cloud e dispositivi mobili...

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corso Industria40 Obiettivo50Il termine Industria 4.0 (o Industry 4.0) indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti (fonte: Wikipedia). E ancora: L’Industria 4.0 indica quel processo di digitalizzazione del settore manifatturiero che, rinnovando la catena del valore, cambia il modo di lavorare ma anche la natura delle organizzazioni. Il livello di innovazione è tale per cui oggi il sinonimo di Industria 4.0 è smart manufacturing, dove il suffisso “smart” diventa il denominatore comune di una gestione integrata delle informazioni, associata all’uso della tecnologia digitale (fonte: Internet4things).

In realtà l’argomento è ricco e sfaccettato, inserendosi nell’ambito dell’ampio tema dell’innovazione. Comprende, tra gli altri: Intelligenza artificiale, Big data, Stampa 3D, Robotica.

Si legge che l’innovazione sia ancora appannaggio delle aziende più grandi e strutturate.

Ma a che punto sono realmente le PMI italiane con l’adozione delle tecnologie produttive di cui sopra?

Corso Industria 4.0 – la grande sfida per le PMI italiane: i contenuti

Durante il percorso informativo faremo il punto sulla situazione e rifletteremo su vincoli ed opportunità per le piccole e medie aziende italiane.

Il corso fa parte del grande tema dell’Innovazione, affrontato più volte dalla Academy di O50. Intende quindi essere idealmente complementare ai percorsi culturali trattati in passato sui temi: Innovation Manager, IOT, Digital Marketing.

L’iniziativa fa parte della “Obiettivo50 Academy”, che rappresenta uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi professionali dei Soci, in piena coerenza con la Missione dell’Associazione. Obiettivo50 Academy si occupa di cultura manageriale, più esattamente si propone di: sensibilizzare, informare, formare.

Il corso è affidato a docenti che sono professionisti del settore e ospita testimonianze dirette di operatori del mercato. È strutturato in 2 moduli, per complessive 16 ore, con attestato di frequenza a chi avrà frequentato entrambe le giornate.

Si tiene a Milano, presso la sede di M&C Partners, in Via Borghetto 3 (MM1 Porta Venezia) nei giorni  06/11/2018 e  08/11/2018 , con orario 9:30 – 17:30

Il corso è gratuito per i soci di Obiettivo50 in regola con il rinnovo annuale della quota associativa. Aperto a non soci.

Il programma del corso:

– Industry 4.0: Introduzione / scenario

– La Blockchain: integrazione con IoT e Industry 4.0

– La stampa 3D come fattore trainante – caso aziendale

– Le PMI lombarde e l’Industria 4.0: situazione, sentiment degli imprenditori

– Industrial Internet, IIoT, Cyber Security, Cloud e dispositivi mobili per sistemi di controllo e

  telecontrollo

– Le nuove risorse umane per l’Industria 4.0

– IoT4Industry project: Industry 4.0 for SMEs

– Dai dati alle decisioni

– Pianificazione della produzione in Industria 4.0

– L’Intelligenza Artificiale

Per iscrizioni e ulteriori informazioni: info@obiettivo50.it.

In allegato: SchedaCorsoIndustria 40

Termine ultimo iscrizione corso: 31 ottobre 2018

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Corso Digital Marketing per PMI, Milano 21-22 febbraio 2018 https://www.obiettivo50.it/corso-digital-marketing-pmi-milano-21-22-febbraio-2018/ Thu, 15 Mar 2018 16:30:09 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=4812 Il corso Digital Marketing per PMI dello scorso febbraio ha inaugurato le attività formative dell’anno 2018 della AcademyO50 nella sede di Milano. Il percorso ha registrato l’ormai consueto ottimo riscontro nell’indice di gradimento dei partecipanti, che hanno contribuito in modo molto costruttivo al buon esito della due giorni di formazione. L’obiettivo del corso era di fornire una panoramica di riferimento dei principali temi di marketing e comunicazione digitale di interesse per le PMI: dall’ecommerce ai social media, passando per l’email marketing senza dimenticare il ruolo sempre centrale del sito internet, entro una ben chiara strategia di integrazione online-offline. Nella redazione del programma e nell’identificare i relatori più qualificati per i vari argomenti è stato questo il nostro criterio-guida: fornire ai manager soci degli strumenti efficaci per affiancare i titolari delle  micro e piccole imprese, da loro seguite come consulenti o temporary manager, per usare al meglio delle loro potenzialità le leve del digital marketing per i piani di crescita del business aziendale. Qui a seguire un rapido excursus  dei temi toccati nelle due giornate del corso. Corso Digital Marketing per PMI: Giornata 1 – 21 febbraio 2018 Andrea Albanese, Social Media Marketing & Digital Communication Advisor, ha aperto la giornata con un vivace intervento sulla strategia di marketing digitale, da coordinare con il piano generale di marketing dell’azienda e con l’offline per massimizzarne l’efficacia. In particolare il relatore ha esaminato le piattaforme social in base al loro utilizzo e l’evoluzione del concetto di Branding. Claudio Romeo, writer e content specialist, titolare di Studio Rosa Pristina, ha presentato alcune linee guida di riferimento per la costruzione di un sito web efficace, sia esso di tipo istituzionale, vetrina, ecommerce, per farne fonte di informazioni e di business per il mercato nazionale e internazionale. Bianca Maria Carchidio, Consulente e formatrice, comunicazione digitale e Serena Martini, Web project manager di Agis Lab Srl, hanno affrontato il tema chiave dell’Email Marketing, che rimane tra i più importanti strumenti a disposizione delle aziende per un contatto diretto, anche nell’era dei social, per l’elevata redditività e possibilità di profilazione del target. Dagmar Sporck, AD Salesupply Italia, ha presentato l’evoluzione dell’e-commerce nel mondo occidentale; anche in Italia cambiano le abitudini e l’acquisto sul web vale oltre 20 miliardi di euro nel 2017, con una crescita annua vicina al 20%, un’opportunità che le PMI non devono perdere. Interessante la disamina sulla centralità della logistica ed esempi di soluzioni di eCommerce italiane....

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Corso Digital marketing per PMI - Attestati

Il corso Digital Marketing per PMI dello scorso febbraio ha inaugurato le attività formative dell’anno 2018 della AcademyO50 nella sede di Milano. Il percorso ha registrato l’ormai consueto ottimo riscontro nell’indice di gradimento dei partecipanti, che hanno contribuito in modo molto costruttivo al buon esito della due giorni di formazione.

L’obiettivo del corso era di fornire una panoramica di riferimento dei principali temi di marketing e comunicazione digitale di interesse per le PMI: dall’ecommerce ai social media, passando per l’email marketing senza dimenticare il ruolo sempre centrale del sito internet, entro una ben chiara strategia di integrazione online-offline.

Nella redazione del programma e nell’identificare i relatori più qualificati per i vari argomenti è stato questo il nostro criterio-guida: fornire ai manager soci degli strumenti efficaci per affiancare i titolari delle  micro e piccole imprese, da loro seguite come consulenti o temporary manager, per usare al meglio delle loro potenzialità le leve del digital marketing per i piani di crescita del business aziendale.

Qui a seguire un rapido excursus  dei temi toccati nelle due giornate del corso.

Corso Digital Marketing per PMI: Giornata 1 – 21 febbraio 2018

Andrea Albanese, Social Media Marketing & Digital Communication Advisor, ha aperto la giornata con un vivace intervento sulla strategia di marketing digitale, da coordinare con il piano generale di marketing dell’azienda e con l’offline per massimizzarne l’efficacia. In particolare il relatore ha esaminato le piattaforme social in base al loro utilizzo e l’evoluzione del concetto di Branding.

Claudio Romeo, writer e content specialist, titolare di Studio Rosa Pristina, ha presentato alcune linee guida di riferimento per la costruzione di un sito web efficace, sia esso di tipo istituzionale, vetrina, ecommerce, per farne fonte di informazioni e di business per il mercato nazionale e internazionale.

Bianca Maria Carchidio, Consulente e formatrice, comunicazione digitale e Serena Martini, Web project manager di Agis Lab Srl, hanno affrontato il tema chiave dell’Email Marketing, che rimane tra i più importanti strumenti a disposizione delle aziende per un contatto diretto, anche nell’era dei social, per l’elevata redditività e possibilità di profilazione del target.

Dagmar Sporck, AD Salesupply Italia, ha presentato l’evoluzione dell’e-commerce nel mondo occidentale; anche in Italia cambiano le abitudini e l’acquisto sul web vale oltre 20 miliardi di euro nel 2017, con una crescita annua vicina al 20%, un’opportunità che le PMI non devono perdere. Interessante la disamina sulla centralità della logistica ed esempi di soluzioni di eCommerce italiane.

Emanuele Vitali, Co-founder East Media srl – Digital Marketing e comunicazione interculturale Cina,Russia, Corea, ha presentato gli scenari digital e social ed eCommerce in Cina, Russia e Sud Corea, con un particolare focus sui social in Cina e sulle enormi opportunità dell’eCommerce per il Made in Italy.

Fabio Orzieri, titolare della Emilio Scolari, azienda specializzata nella produzione di valigie campionario su misura e a catalogo, ha illustrato il case study del percorso verso la trasformazione digitale della sua PMI.

Corso Digital Marketing per PMI: Giornata 2 – 22 febbraio 2018

Massimo Giordani, Vice Presidente AISM, Innovation & marketing expert, ha approfondito le molteplici facce di Linkedin, dalla strategia alla pratica: il social non serve solo per trovare lavoro, ma è utile per di trovare collaborazioni, potenziali clienti, sostenere la pipeline di vendita con i giusti contatti e relazioni.

Raffaele Romeo Arena,Web & Social media strategist di Futuraform srl, ha parlato di come le PMI possono usare Facebook e Twitter per aumentare il business, con vantaggi, strumenti e casi reali. Facebook resta imprescindibile per fare marketing, Twitter si rivela molto utile per i servizi di customer care.

Fabio Betti, CEO Monkey Trip Communication srl,ha proseguito il tema social concentrandosi sui visual, come YouTube e Instagram. I contenuti visuali in una social media strategy hanno un grande potenziale anche per le PMI, e l’uso di Influencer, i famosi youtubers, può indirizzare concretamente le scelte dei consumatori e dei clienti in generale.

Vincenzo Renzi, Marketing Manager at SMPI Group srl, ha approfondito le strategie vincenti per il lancio di nuovi prodotti e come misurarle, presentando esempi di campagne di lancio di nuovi prodotti e misurazione dei risultati, partendo da strategie fondate sui Social e nuovi marketing mix.

Alessandro Zonin, Social – Digital Media Strategy Leader IBM Italia, ha concluso la giornata, e il corso, con uno speech sull’uso dell’analisi dei dati per migliorare il business on line, in particolare della Social Network Analysis (SNA). Si tratta di capire i collegamenti tra persone e come si propagano le informazioni nella rete di relazioni, per comprendere meglio il proprio pubblico e ottimizzare gli investimenti in marketing e comunicazione.

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Corso “L’Innovation Manager per la PMI” 2a ed., Torino, 24-25/01/2018 https://www.obiettivo50.it/corso-linnovation-manager-per-la-pmi-2a-ed-torino-24-25012018/ Thu, 08 Feb 2018 20:29:39 +0000 https://www.obiettivo50.it/?p=4804 Percorso di cultura manageriale “L’Innovation Manager per la PMI”,2a edizione – Torino Due giorni ricchi di informazione, spunti e stimoli Dopo il notevole successo della prima edizione di Milano nel settembre scorso, si è svolto il 24 e 25 gennaio a Torino la seconda edizione il Percorso di cultura manageriale “L’Innovation Manager per la PMI”, organizzato da noi di Obiettivo50 e ospitato da Federmanager. L’iniziativa, a cui hanno partecipato 40 Manager alla ricerca di spunti per rendere una PMI ricettiva all’innovazione, ha visto professionisti con esperienza nel settore come docenti e testimonial. Giuliana Fresia di Federmanager Torino e Gianfranco Antonioli – presidente di Obiettivo50 – hanno dato il benvenuto ai partecipanti. Patrizia Oliveri del Castillo – Consigliere di Obiettivo50 e Direttore Academy – ha introdotto il tema e i relatori, oltre ad aver illustrato ruolo e competenze del Manager dell’Innovazione. Emilio Sassone Corsi – Docente di Innovation Management all’Università degli Studi Tor Vergata – ha spiegato cosa è l’innovazione, chi la può fare, come, quando, perché e ha illustrato la metodologia Nautilus©, efficace per innescare il cambiamento. Sono seguite due testimonianze di chi già svolge la professione di Manager dell’Innovazione nelle PMI: Claudio Bergonni e Giovanni Alberti. Andrea Angordizza – CEO di Amet – una medio/piccola impresa di Torino – ha poi illustrato come si implementa l’innovazione nella sua azienda. La creatività è frutto dell’applicazione di tecniche e metodologie: questo è ciò che ha argomentato in modo convincente Gianni Clocchiatti – Innovator Advisor e fondatore di Eticrea. Per passare alla “execution” in modo sistematico, Marco Tatti – fondatore e CEO di MaGyc – ha presentato   TRIZ come un metodo sempre attuale per accrescere l’efficacia nel generare e valutare nuove idee, così come Roberto Cantoni – Consulente Senior – ha parlato di System Thinking e System Dynamics, strumenti tecnici per dialogare con l’imprenditore ed implementare le migliori soluzioni. Il processo innovativo di una azienda parte dal modello di business. Roberto Grieco – Consulente di Direzione e Psicologo dell’Innovazione – ha insegnato come utilizzare il Business Model Canvas, strumento semplice e diretto, che non può mancare nella cassetta degli attrezzi dell’Innovation Manager di una PMI. La seconda giornata ha posto l’interrogativo sul modo migliore per fare entrare l’innovazione in azienda: svilupparla internamente o acquisirla dall’esterno? Primo Bonacina – Managing Partner, PBS – ha prospettato anche una terza strada: la partnership; Manuel Silva – Open Innovation Project Manager di Electrolux – ha condiviso...

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Percorso di cultura manageriale “L’Innovation Manager per la PMI”,2a edizione – Torino

Due giorni ricchi di informazione, spunti e stimoli

INNO50_TO_Foto di gruppoDopo il notevole successo della prima edizione di Milano nel settembre scorso, si è svolto il 24 e 25 gennaio a Torino la seconda edizione il Percorso di cultura manageriale “L’Innovation Manager per la PMI”, organizzato da noi di Obiettivo50 e ospitato da Federmanager.

L’iniziativa, a cui hanno partecipato 40 Manager alla ricerca di spunti per rendere una PMI ricettiva all’innovazione, ha visto professionisti con esperienza nel settore come docenti e testimonial.

Giuliana Fresia di Federmanager Torino e Gianfranco Antonioli – presidente di Obiettivo50 – hanno dato il benvenuto ai partecipanti. Patrizia Oliveri del Castillo – Consigliere di Obiettivo50 e Direttore Academy – ha introdotto il tema e i relatori, oltre ad aver illustrato ruolo e competenze del Manager dell’Innovazione. Emilio Sassone Corsi – Docente di Innovation Management all’Università degli Studi Tor Vergata – ha spiegato cosa è l’innovazione, chi la può fare, come, quando, perché e ha illustrato la metodologia Nautilus©, efficace per innescare il cambiamento.

Sono seguite due testimonianze di chi già svolge la professione di Manager dell’Innovazione nelle PMI: Claudio Bergonni e Giovanni Alberti. Andrea Angordizza – CEO di Amet – una medio/piccola impresa di Torino – ha poi illustrato come si implementa l’innovazione nella sua azienda.

La creatività è frutto dell’applicazione di tecniche e metodologie: questo è ciò che ha argomentato in modo convincente Gianni Clocchiatti – Innovator Advisor e fondatore di Eticrea.

Per passare alla “execution” in modo sistematico, Marco Tatti – fondatore e CEO di MaGyc – ha presentato   TRIZ come un metodo sempre attuale per accrescere l’efficacia nel generare e valutare nuove idee, così come Roberto Cantoni – Consulente Senior – ha parlato di System Thinking e System Dynamics, strumenti tecnici per dialogare con l’imprenditore ed implementare le migliori soluzioni.

Il processo innovativo di una azienda parte dal modello di business. Roberto Grieco – Consulente di Direzione e Psicologo dell’Innovazione – ha insegnato come utilizzare il Business Model Canvas, strumento semplice e diretto, che non può mancare nella cassetta degli attrezzi dell’Innovation Manager di una PMI.

La seconda giornata ha posto l’interrogativo sul modo migliore per fare entrare l’innovazione in azienda: svilupparla internamente o acquisirla dall’esterno? Primo Bonacina – Managing Partner, PBS – ha prospettato anche una terza strada: la partnership; Manuel Silva – Open Innovation Project Manager di Electrolux – ha condiviso il modello di innovazione della sua azienda e come vengono raggiunti gli innovatori nascosti; Giacomo Andriola – Presidente Commissione Start up e Innovazione Ordine Ingegneri Milano – ha parlato dei vantaggi che comporta l’adozione di una Start up e ha consigliato una “Innovation Audit” per valutare la propensione interna ad innovare. Renzo Provedel – NineSigma – Business Development Italy e Strategy and Innovation Coach – ha svelato, tramite un caso concreto ed una esercitazione – come i solutori accedono al mercato dell’open innovation e come i committenti trattano le proposte che ricevono

Tema di vitale importanza per le PMI che desiderano concretizzare le idee innovative è quello della ricerca di  risorse economico-finanziarie. Claudia Criscione – Consulente di Direzione – ha edotto la platea sulle forme di finanziamento pubblico e lasciato un prezioso e dettagliato elenco dei link ai bandi più attuali a cui gli innovation manager possono attingere per indirizzare le PMI proprie clienti. Nicoletta Marchiandi Quatraro – Responsabile Settore Innovazione e Bandi della Camera di Commercio Torino – ha illustrato i servizi erogati dalla Camera di Commercio di Torino a supporto della gestione dell’innovazione delle PMI, enfatizzando in modo particolare le opportunità a livello europeo, sia per le imprese che per i manager che desiderino proporsi per il servizio di coaching.

L'articolo Corso “L’Innovation Manager per la PMI” 2a ed., Torino, 24-25/01/2018 sembra essere il primo su Obiettivo 50.

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