Casi di successo

I manager si raccontano – Ugo Panerai

Posted by Gabriella Valeri in Blog, Casi di successo, Casi di successo

Mi sono iscritto a Obiettivo50 (di cui avevo sentito parlare da amici ed ex-colleghi d’azienda) nel 2011, quando già da alcuni anni, andato in pensione dopo una lunga carriera dirigenziale, operavo come consulente nel campo della comunicazione d’impresa. Mi attirava la prospettiva di poter scambiare idee ed esperienze con altri manager, acquisire nuove conoscenze personali e professionali, insomma entrare in un network. Beninteso, nello sfondo c’era anche la convinzione che attraverso O50 avrei potuto allargare il mio orizzonte culturale ed acquisire elementi e contatti utili per ampliare la mia attività o per accedere a nuove opportunità nel caso che il fragile mestiere del consulente avesse trovato qualche intoppo. Ebbene, O50 non mi ha fornito direttamente opportunità di lavoro (del resto, fortunatamente non ne ho avuto bisogno), ma ha risposto, e sta rispondendo, pienamente alle aspettative di cui parlavo prima. Ho incontrato nuovi colleghi con cui si è stabilito un simpatico e proficuo rapporto e dai quali ho imparato molto (forse, chissà, ho anche insegnato io qualcosa). La mia professione di comunicatore d’impresa, in azienda e fuori azienda, mi ha allenato al contatto con le realtà più diverse e alla conoscenza, seppure non specialistica, praticamente di tutti i settori della vita di un’impresa. Ma poiché non si finisce mai di imparare, in O50 ho potuto confrontarmi con una grande varietà di realtà e di stili manageriali. E sono convinto che queste esperienze prima o poi mi riusciranno utili. Un investimento, ecco: l’associazione a O50 come un investimento. Naturalmente ho anche dato. Le occasioni più efficaci per fare nuove esperienze e imparare nuove cose sono state infatti quelle in  cui ho collaborato a progetti svolti insieme per l’associazione, mettendo a disposizione le mie competenze e le mie energie, e integrandole con quelle degli altri. Non è tutto sempre rose e fiori: in un buon lavoro di gruppo problemi, difficoltà, incomprensioni si superano. L’Associazione funziona se i soci la fanno funzionare e se lavorano a vario titolo per essa. Insomma, “Aiutati che O50 ti aiuta”… I soci possono trovare il mio cv nella sezione a noi riservata; i non soci, su LinkedIn. (testo di Ugo Panerai)

I manager si raccontano – Patrizia Oliveri del Castillo

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Obiettivo50 è un amplificatore di opportunità. Questa è – tra le tante – la definizione di O50 che mi piace di più. Si, è per questo che amo l’Associazione: perché non promette facili successi, ma ti consegna delle occasioni, che sta a te cogliere e trasformare. Perché è un’organizzazione snella, in cui puoi sentirti protagonista, in quanto si vede quello che fai, e anche quello che non fai. E’ l’artefice della mia seconda vita professionale. Cinque anni fa mi ritrovai a chiedermi come incanalare le mie energie lavorative e chi fosse degno di raccogliere le molteplici conoscenze e competenze di cui sono “portatrice sana”, sviluppate e “sudate” in oltre trent’anni di vita da manager in multinazionali di rilievo. Fu un collega a parlarmi per la prima volta dell’Associazione. Ai tempi mi aveva colpito molto il fatto che i manager associati potessero scambiarsi in piena libertà le segnalazioni di offerte di lavoro, e che a nessuno fosse dovuta provvigione alcuna nel momento in cui il lavoro fosse andato in porto. Nel tempo poi questo stesso collega mi parlò delle attività dell’associazione, degli eventi culturali. Finché mi sentii pronta ed incuriosita. Compilai il form online e fui contattata subito. Ricordo di essermi sentita molto importante e considerata per questo. Pochi mesi dopo la mia iscrizione, ho visto un annuncio nella “bacheca” del sito di O50. C’era una segnalazione fatta da un collega di un bando di concorso indetto dalla Provincia di Parma. Cercavano un Export Manager. Ebbene: io ero un Direttore Marketing. E’ vero: ho lavorato tutta la vita in aziende multinazionali. I miei sottoposti erano dislocati in varie parti d’Europa. Il mio capo era un indiano che risiedeva in UK. Parlavo, scrivevo e pensavo in inglese, prima che in italiano. Mi muovevo quindi molto agevolmente in ambito internazionale. Ma fare l’Export Manager di una PMI, pensavo, è totalmente diverso. Ricordo che fu mio marito a convincermi a rispondere all’annuncio. E’ così che ho scoperto il mondo dei bandi di concorso e approfondito la mia conoscenza dell’universo delle PMI italiane. La “Formazione finanziata”, poi, non l’ho cercata: è lei che ha trovato me. Ed è stato amore a prima vista! Obiettivo50 mi ha insegnato a buttare il cuore oltre la siepe: mettermi in gioco, guardare le cose sotto un’altra prospettiva, sviluppare la fantasia. Prima mi giravo solo quando mi sentivo dare del Direttore Marketing. Adesso vi rispondo anche se mi chiamate Consulente…

I manager si raccontano – Fabrizio Resta

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Quando si dà il proprio contributo manageriale a una start-up e la si vede poi decollare Ho vissuto tutta l’evoluzione di Obiettivo50, essendo stato tra i soci fondatori a fine 2004, quando già avevo avviato un’attività di consulente, con alle spalle un background manageriale in imprese grandi e medio-grandi in Italia e all’estero. Numerose le esperienze professionali che si sono susseguite in questi anni, molte delle quali collegate all’appartenenza a O50. Credo però che la più rilevante, per il modo in cui ha avuto origine e si è sviluppata e per i risultati raggiunti, riguardi una Start-up nata nell’ambito del Politecnico di Milano. Sin dall’inizio noi di O50 siamo andati a caccia di opportunità frequentando convegni con lo scopo di generare contatti utili. Durante un convegno presso il Technology Transfer Office del Politecnico (era il 2005), abbiamo preso contatto con il responsabile degli Spin-off e proposto di eseguire una verifica sulla reale possibilità di successo dei singoli Spin-off. Insieme ad alcuni colleghi soci abbiamo intervistato, gratuitamente, oltre dieci Spin-off e fornito ai giovani ricercatori la nostra opinione sul loro progetto. Qualche settimana dopo sono stato avvicinato da una delle aziende intervistate che cercava un manager part-time per aiutarla ad organizzarsi ed a crescere. Così ho iniziato la mia consulenza nel 2005 (l’azienda era nata nel 2001) principalmente aiutando il management nell’organizzazione del lavoro. La mia appartenenza a un’associazione di manager esperti come O50 ha giocato un ruolo importante in questa decisione dell’azienda, perché ai loro occhi davo maggiori garanzie rispetto ad altri professionisti, potendo io contare sull’eventuale supporto di colleghi. La società si chiama Tele-Rilevamento Europa (TRE) S.r.l. ed elabora dati radar forniti dai satelliti per misurare spostamenti millimetrici al suolo. Da allora (sono ancora loro consulente) mi sono occupato di definizione degli incentivi, valutazione delle risorse, partecipazione a bandi europei e regionali, sviluppo dell’attività commerciale all’estero, soprattutto in Francia. In particolare, li ho aiutati nella partecipazione ai bandi Spring (I e II)della Regione Lombardia e ho coinvolto un collega di Obiettivo50 esperto del settore petrolifero e del mercato nordamericano per l’apertura della loro filiale canadese. Dopo aver fatto partecipare TRE al bando Gate della Regione Lombardia, ho coinvolto un altro collega di O50 per fornire una consulenza per lo sviluppo commerciale in Nord-Africa. La società in questi anni è definitivamente decollata: opera in tutti i continenti, fattura oltre 5 milioni di €, investe il 15% in R&S, ha raggiunto…

Casi di successo-presentazione

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I Manager di Obiettivo50 si raccontano – Casi di successo Inizia con questo articolo introduttivo una collana di testimonianze di nostri Soci sulla loro esperienza con Obiettivo50. Una serie, lunga oggi 11 anni, di casi di successo che hanno visto protagonisti loro e di riflesso tutta l’Associazione. Storie di cui siamo orgogliosi. Che cosa hanno ricavato i nostri Soci dall’appartenenza alla Associazione? Non siamo una società di head hunting né una società di outplacement, e non siamo intermediari nel mercato del lavoro; ma il nostro ampio network, interno ed esterno, ha creato molteplici opportunità che i Soci hanno potuto cogliere grazie agli stimoli e agli spunti che l’Associazione ha saputo offrire in questi anni valorizzando la loro esperienza, proattività e intraprendenza. I manager devono reinventarsi e darsi nuovi orizzonti. Servono contatti con le associazioni di categoria, corsi, ricerca di opportunità attraverso i social network, e così via. Ma è necessario anche “fare quadrato” con altri manager, mettersi in rete, scambiarsi esperienze, opportunità e riferimenti. Muoversi presentando se stessi, ma come parte di un gruppo estremamente qualificato,portatore di esperienze e competenze manageriali a tutto campo. Che cosa ha ricavato l’Associazione dal contributo partecipativo dei Soci? Obiettivo50 si è affermata come interlocutore affidabile di enti, istituzioni, associazioni di categoria e singole aziende, per progetti di sviluppo delle Pmi e come una realtà in grado di collaborare a iniziative pubbliche o private in tema di cultura manageriale. Un’ultima cosa. Le attività consulenziali dei nostri Soci hanno rappresentato a livello individuale un giro di affari complessivo che supera ormai largamente i 5 Milioni di Euro. In questo, ma non solo, risiedono i casi di successo dei nostri Soci. E questo costituisce quindi il “caso di successo” di Obiettivo50. (di Gianfranco Antonioli)