Formazione

Indagine sulle reti di imprese: primi risultati dalle interviste sul campo

30 Giu 2016 Posted by Gabriella Valeri in Progetti

Si è conclusa la prima fase dell’indagine sulle reti di impresa nata da un accordo di collaborazione traindagine sulle reti di imprese Manageritalia  e Obiettivo50, e in questi giorni sono state rese note le prime evidenze delle interviste a 92 reti che Obiettivo50 ha svolto nelle regioni Lombardia,Piemonte, Emilia, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna, grazie al coinvolgimento di 27 soci.

Si è trattata di una importante operazione di ascolto che , attraverso il dialogo con Manager, Imprenditori e altri soggetti coinvolti nella gestione,  ha evidenziato numerosi elementi  di rilievo sui temi dell’organizzazione  e della gestione dei progetti di Rete.

Alla base della costituzione di una rete –confermano i risultati dell’indagine – c’è sempre un obiettivo di aumento della competitività, perseguito attraverso lo sviluppo di nuovi mercati, l’innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti.

La gestione della rete è affidata prevalentemente a manager interni, con la sola eccezione delle fasi di progettazione e lancio della Rete, in cui sono stati utilizzati consulenti/manager esterni.

La figura del manager di rete è presente in circa il 55% delle reti intervistate, anche se solo nel 23% dei casi si è fatto ricorso ad una figura manageriale esterna.

Quello della scelta del management è sicuramente un tema da approfondire, dal momento che tra le criticità dichiarate dagli intervistati vengono evidenziate proprio la difficoltà di collaborazione, la mancanza di chiarezza negli obiettivi e negli accordi tra i soci. Tutti elementi  che suggeriscono la necessità di un management qualificato per dare forza ai progetti di rete.

 Parte ora la seconda fase del progetto, che sarà curata da Manageritalia e che prevede la realizzazione di eventi pubblici in cui saranno presentati i dati emersi dalla lettura  dei questionari e saranno organizzate tavole rotonde di esperti, studiosi e rappresentanti delle istituzioni con l’obiettivo di valutare ed individuare  criticità e punti di forza di questo strumento. Si è già svolto il primo incontro a Cagliari e sono previste ulteriori  tappe a Pescara, Perugia, Roma, Milano, Torino, Bologna.

Gli ulteriori elementi di valutazione raccolti nel corso di questo roadshow  si aggiungeranno ai dati quantitativi e qualitativi delle interviste realizzate sul campo da Obiettivo50 e consentiranno di costruire un quadro di riferimento utile ad individuare azioni ed iniziative a sostegno delle Reti di imprese.

I dati di giugno di Unioncamere del resto confermano un trend crescente, con  2.880 contratti di rete per un totale di 14.462 imprese partecipanti, a dimostrazione di quanto sia sentita tra le aziende l’esigenza di costruire collaborazione per crescere.

L’indagine sulle reti di imprese evidenzia l’importanza della scelta del management, tema sul quale ormai da diversi anni la nostra Associazione è molto attiva con la promozione della figura professionale del manager di rete attraverso corsi di formazione e incontri di approfondimento.

(testo di Luciano Nigro)

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I manager si raccontano – Gaetano Bonfissuto

16 Giu 2016 Posted by Gabriella Valeri in Blog, Casi di successo, Casi di successo

Lavoriamo insieme ai colleghi soci, non aspettiamo che la manna delle opportunità professionali ci cada dal cieloGaetano Bonfissuto

Classe 1966, ho sviluppato tutto il mio percorso professionale come manager nell’area commerciale e marketing, con responsabilità crescenti, all’interno di società operanti in diversi mercati. Ho anche lavorato per diversi anni all’estero, in Europa e in Usa, quindi in diversi contesti culturali e professionali, che mi hanno arricchito come persona e come manager e mi hanno permesso di sviluppare una solida rete professionale internazionale

Oggi ho una mia società (Socialsurf srl) che si occupa di executive search a livello internazionale.

Dal 2006 sono socio Obiettivo50. La mission di questa associazione mi incuriosiva e mi attraeva. Ho fatto parte di molte associazioni professionali, sempre nella convinzione che all’interno di un gruppo prima bisogna dare (tempo, conoscenza, voglia di fare) e poi arriva il momento in cui si riceve.

E così è stato anche in Obiettivo50, dove ho dato il mio contributo come membro del cda, quindi partecipe delle scelte strategiche dell’associazione, e inoltre assumendo la responsabilità dello sviluppo associativo e delle iniziative in Piemonte e collaborando all’organizzazione di vari seminari.

Questo coinvolgimento ha finito poi per generare quasi naturalmente anche delle opportunità di business.

Nel 2013 sono stato presentato da un collega ad un suo cliente per una ricerca e selezione di profili manageriali; nel 2014, grazie ad un annuncio apparso sulla bacheca dei soci, ho seguito un’azienda bergamasca per un progetto export in Scandinavia.

Nel 2015, con l’aiuto di alcuni soci, la mia società si è qualificata nell’albo del Ministero Sviluppo Economico per l’erogazione del voucher export per le PMI, aprendo così un altro fronte di business molto importante.

Attualmente cinque delle otto aziende di cui mi occupo provengono dai contatti generati da Obiettivo50; il giro d’affari che esse generano è di oltre 100 mila €, di cui 2/3 vanno ai soci che hanno fornito prestazioni di Temporary Export Management.

Ribadisco però che tutto questo non sarebbe successo se io non avessi prima dato, non avessi attivamente partecipato alla vita associativa.

Quindi dico a tutti i manager in cerca di una “terza via”: venite con noi, se avete voglia di fare, se portate competenze, se condividete i nostri valori. E se non state fermi ad aspettare che la semplice associazione a Obiettivo50 porti delle opportunità di lavoro. (testimonianza raccolta da Ugo Panerai)

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Ticket Restaurant, quando li usa il consulente

26 Mag 2016 Posted by Gianfranco Antonioli in Blog

Ticket restaurant: condividiamo oggi un argomento in ambito fiscale, caro a molti soci che operano in consulenza con partita IVA.ticket restaurant
Sappiamo bene che un problema dei titolari di partita IVA è la relativa possibilità di attribuirsi costi a fronte dei ricavi che si percepiscono con le attività di consulenza, con la conseguenza di una sensibile tassazione sugli stessi. Quando poi succede che a tali redditi da consulenza si aggiungono altri redditi, l’aliquota marginale applicata può risultare particolarmente gravosa.
Ecco quindi che risulta interessante individuare quali sono i costi che ci si può legalmente attribuire, e tra questi vi è quello legato all’acquisto di buoni pasto.
I Ticket Restaurant garantiscono massima flessibilità ai propri utilizzatori: possono infatti essere usati nei ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde e fredde, gastronomie, supermercati, e sono accettati su tutto il territorio italiano. Inoltre, presso molte società erogatrici, sono acquistabili anche on line.
Grazie al sistema dei buoni pasto, che prevede un trattamento fiscale e contributivo agevolato, si può beneficiare dei seguenti vantaggi fiscali:
• i buoni pasto in formato cartaceo, fino al valore di 5,29€/giorno;
• i buoni pasto elettronici, fino al valore di 7€/giorno;
Essi costituiscono reddito di lavoro dipendente, con conseguente esenzione da oneri contributivi e sono interamente deducibili come costi aziendali con un’IVA al 4% interamente detraibile.
I Ticket restaurant non sono solo comodi da usare per una veloce pausa pranzo, ma sono anche un utile suggerimento in ambito fiscale per tutti i consulenti.

I manager si raccontano – Claudio Gregorio

19 Mag 2016 Posted by Gabriella Valeri in Blog, Casi di successo, Casi di successo

Obiettivo50: quando i manager fanno rete, i risultati non mancanoClaudio Gregorio

Dopo una lunga permanenza nella “grande scuola” IBM, ho intrapreso alla fine degli anni 90 un percorso da imprenditore (ancora nell’informatica) e poi da dirigente in una struttura pubblica dedicata all’innovazione e al procurement.

Orientatomi successivamente alla consulenza, nel 2008 mi sono avvicinato, grazie ad amici, a Obiettivo50. Sono stato subito colpito dai suoi obiettivi, dalle sue caratteristiche originali nel panorama del lavoro, dai valori, dalla struttura basata sul volontariato dei soci e dall’alto livello delle persone.

Frequentando O50, dando il mio contributo nel Comitato Esecutivo e nel CdA e tenendo vivo il networking con gli altri Soci, ho capito che l’associazione ha senso, e produce risultati per tutti, solo se ciascuno dà qualcosa di sé: tempo, contatti, idee, attività.

Per quanto mi riguarda, il valore del networking  ha generato opportunità professionali che in almeno tre casi si sono convertite in un ritorno anche economico.

Tre anni fa mi sono qualificato come Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Milano per il settore Informatica e Gestione Aziendale. L’idea di presentare domanda mi è venuta parlando con un Socio già esperto in quell’attività, che mi ha indirizzato e consigliato. Sono stato finora chiamato una decina di volte da vari Giudici per consulenze e risposte a quesiti posti dal Magistrato.

Una seconda opportunità è arrivata da un suggerimento di colleghi di Obiettivo50, riguardante l’utilizzo dei Fondi Inter-professionali per ottenere finanziamenti di corsi di formazione per le PMI che seguiamo.

In pratica il consulente propone le PMI di cui si occupa ad una società di formazione; questa ricorre al finanziamento del Fondo e poi ingaggia il consulente come formatore, mentre le imprese non pagano nulla (basta l’iscrizione al Fondo).

Nel mio caso ho impostato, con una società di formazione, un corso di Marketing e Comunicazione per le PMI aderenti alla Rete di Imprese che stavo seguendo.

Importante, infine, il contatto con l’Unione Artigiani delle Province di Milano e di Monza-Brianza, procurato da un socio alla conclusione del corso organizzato da O50 per Manager di Rete.

Dopo una presentazione di O50 e del suo know how su vari temi, è emerso un interesse per le Reti di Imprese. Mi sono allora offerto – grazie ad una mia precedente esperienza di Manager di Rete nel settore dell’edilizia – di supportare gratuitamente l’avvio di una nuova Rete che stavano progettando, sempre nel settore edile ma con enfasi sull’efficienza energetica.  La Rete è stata costituita e mi è stato affidato l’incarico di Manager per il 2014: un progetto che ancora oggi in parte seguo.

Insomma, per creare e cogliere opportunità credo che la ricetta e gli ingredienti siano sempre gli stessi:  networking, orecchie ben aperte (certo, anche un po’ di fortuna…) (testimonianza raccolta da Ugo Panerai)

Assemblea 2016 di Obiettivo 50

13 Mag 2016 Posted by Gabriella Valeri in Eventi

Si è tenuta ieri 12 maggio l’annuale assemblea  della nostra Associazione, che è stata, come ogni anno, l’occasione per ritrovarci e fare il punto del situazione.

assemblea2016Dopo i saluti di rito, il presidente Antonioli ha illustrato ai presenti un anno ricco di attività: i progetti e gli accordi del  2015 vanno dal corso di formazione TEM for ITALY, già replicato a Torino a gennaio 2016, ai diversi soci già operativi come TEM-Temporary Export Manager nei progetti del MISE (Min.Sviluppo Economico) per l’internazionalizzazione delle PMI, dalla collaborazione con Manageritalia nell’indagine sulle Reti di Impresa, alle iniziative per l’anno dell’Expo, anche insieme alle associazioni sorelle in Francia (Objectiv50) e Spagna (Objectivo50), e all’accordo con Confapi (ora A.P.I.), sempre sull’internazionalizzazione. Sono tutte attività che hanno visto un attivo coinvolgimento di molti soci e hanno raccolto interesse e soddisfazione in tutti gli attori interessati.

Il presidente ha proseguito ricordando i servizi dedicati ai soci (la bacheca, i workshop per i neosoci e le riunioni di networking), e le attività di comunicazione dell’associazione (convegni e presentazioni istituzionali, il progetto editoriale per il sito, i contatti con le società di outplacement).

Il presidente Antonioli ha infine ribadito l’unicità di O50 nel panorama associativo italiano:  non siamo né un club, né un Head Hunter, né un’associazione di categoria di dirigenti né tantomeno una cooperativa di consulenti. O50 è un gruppo di manager che vuole condividere e valorizzare le competenze ed esperienze dei soci per individuare opportunità professionali, con uno spirito collaborativo in cui tutti i soci partecipano allo sviluppo e alla buona riuscita delle attività associative.

Il tesoriere Resta ha in seguito presentato il bilancio consuntivo 2015 e il preventivo 2016, approvati all’unanimità, e si è poi passati alla cooptazione nel CDA di un nuovo membro, in sostituzione di un dimissionario.assemblea2016-bilancio

L’assemblea 2016 ha dunque presentato ai soci una situazione tutto sommato positiva, cui ha fatto seguito un interessante dibattito tra i presenti sui temi caldi della vita associativa, già toccati dal recente sondaggio presso i soci. In particolare, si è parlato di comunicazione interna e dell’esigenza di maggiore visibilità di O50, oltre che delle indispensabili considerazioni che si impongono in merito al ricambio dei soci, fenomeno fisiologico ma che suscita sempre domande e riflessioni.

L’assemblea si è conclusa con un momento conviviale: l’occasione per fare un meritato brindisi all’Associazione in un clima amichevole e informale. Appuntamento alla prossima Assemblea!

I soci apprezzano O50 e chiedono di fare di più: i risultati del nostro sondaggio

05 Mag 2016 Posted by Gianfranco Antonioli in News

Obiettivo50? Apprezziamo, ma possiamo proporci anche traguardi più ambiziosi

Un sondaggio sui soci rivela che una buona parte sarebbe disposta a pagare una quota associativa più alta a fronte di nuovi servizi. Allora all’opera!

Praticamente tutti i soci di O50 (98%) hanno già rinnovato l’associazione a O50 per il 2016.
Per l’88% dei rispondenti l’Associazione va bene così com’è.
La quasi totalità dei soci conosce ed apprezza i servizi che O50 offre, in particolare la
bacheca, le riunioni di networking e le attività di formazione  (su diversi temi, ad es. le startup e l’internazionalizzazione).

Sono alcune delle conclusioni che si traggono dal sondaggio lanciato a inizio anno da Obiettivo50 sui soci, per verificare lo stato di salute dell’Associazione e raccogliere suggerimenti per migliorare l’efficacia della stessa.

In larga maggioranza i soci ritengono dunque che la quota annuale di 100 euro sia adeguata per i servizi forniti; ma c’è un buon numero (71%) che, alla domanda, dichiara che sarebbe disposto anche a pagare una quota più alta a fronte di servizi aggiuntivi. sondaggio Obiettivo50

Il CDA di O50 sta esaminando con grande attenzione i risultati del sondaggio per valutare quali nuove iniziative intraprendere, in parte già per quest’anno, in parte per il prossimo.

Le aree di principale intervento saranno quelle che sembrano stare più a cuore ai soci: maggiore visibilità di O50 sui media e sui social, sviluppo ulteriore del sito, maggior visibilità del database dei manager nei confronti delle aziende potenzialmente interessate, intensificazione delle attività di networking e delle iniziative di formazione su temi professionalmente utili. Tutti all’opera, dunque, col contributo di idee e di energie di tutti!

Per fare il punto a 360° sulla propria attività, O50 ha anche effettuato un sondaggio sugli ex-soci, cioè coloro che sono stati soci in passato ma non hanno negli ultimi anni rinnovato la propria adesione.

A parte il fisiologico ricambio tipico di ogni Associazione, per molti il mancato rinnovo è legato al subentrare di obiettivi professionali e/o personali diversi, mentre in alcuni casi è dipeso dall’aver inteso O50 come società di outplacement senza riceverne i servizi attesi (ma l’Associazione ha sempre detto con chiarezza di non fare outplacement). Tutte condizioni che hanno fatto venir meno l’interesse per O50.

Ma O50 continua a crescere e se gli ex-soci continueranno a seguirci in qualche modo, può darsi che ci incontreremo di nuovo…