Formazione

Reti di Impresa in Lombardia nel 2015

25 Feb 2016 Posted by Gabriella Valeri in News

Le reti di impresa in Lombardia sono in crescita: nel 2015 sono state circa 500 le imprese lombarde che Reti di Impresa in Lombardiahanno stipulato un contratto di rete, portando a 2.435 il numero complessivo delle imprese lombarde in rete sul totale delle 13.000 in tutta Italia. La Lombardia è la prima Regione per numero di imprese in rete, con numeri quasi doppi rispetto all’Emilia Romagna. In ambito settoriale, dopo l’agricoltura (+35%), sono i servizi (+24%) ad aver registrato la crescita più intensa dei contratti di rete. Questi i risultati presentati durante l’evento Insieme, protagonisti della ripresa. Storie di Reti del Terziario, organizzato da Confcommercio Lombardia con la presentazione dell’indagine TradeLab, commissionata dalla Confcommercio Lombarda con focus su aspettative e risultati delle imprese che hanno intrapreso percorsi di aggregazione di rete.
Con riferimento a un tema sul quale la nostra Associazione è da sempre molto attenta, c’è da segnalare che l’indagine, svolta su 21 Reti per un totale di 108 aziende, evidenzia come solo il 5,5% registra la presenza di un manager di rete. Questo dato non sembra essere in linea con le prime impressioni ricavate dall’indagine che Obiettivo50 sta svolgendo in collaborazione con Manageritalia.
Tale indagine, che riguarda un numero maggiore di reti (riferite a un più ampio bacino geografico e settoriale) ha infatti evidenziato numerosi casi di Reti che hanno o intendono servirsi di un Manager di Rete per garantire, e sviluppare, l’efficacia dell’iniziativa.
Si conferma ancora una volta la crescente importanza delle reti di impresa per l’economia lombarda, e non solo, insieme ad una maggiore attenzione all‘intervento di un manager specializzato per far funzionare al meglio la rete stessa.

I manager si raccontano – Fabrizio Resta

18 Feb 2016 Posted by Gabriella Valeri in Blog, Casi di successo, Casi di successo

FabrizioRestaQuando si dà il proprio contributo manageriale a una start-up e la si vede poi decollare

Ho vissuto tutta l’evoluzione di Obiettivo50, essendo stato tra i soci fondatori a fine 2004, quando già avevo avviato un’attività di consulente, con alle spalle un background manageriale in imprese grandi e medio-grandi in Italia e all’estero.
Numerose le esperienze professionali che si sono susseguite in questi anni, molte delle quali collegate all’appartenenza a O50. Credo però che la più rilevante, per il modo in cui ha avuto origine e si è sviluppata e per i risultati raggiunti, riguardi una Start-up nata nell’ambito del Politecnico di Milano.
Sin dall’inizio noi di O50 siamo andati a caccia di opportunità frequentando convegni con lo scopo di generare contatti utili. Durante un convegno presso il Technology Transfer Office del Politecnico (era il 2005), abbiamo preso contatto con il responsabile degli Spin-off e proposto di eseguire una verifica sulla reale possibilità di successo dei singoli Spin-off. Insieme ad alcuni colleghi soci abbiamo intervistato, gratuitamente, oltre dieci Spin-off e fornito ai giovani ricercatori la nostra opinione sul loro progetto.
Qualche settimana dopo sono stato avvicinato da una delle aziende intervistate che cercava un manager part-time per aiutarla ad organizzarsi ed a crescere. Così ho iniziato la mia consulenza nel 2005 (l’azienda era nata nel 2001) principalmente aiutando il management nell’organizzazione del lavoro.

La mia appartenenza a un’associazione di manager esperti come O50 ha giocato un ruolo importante in questa decisione dell’azienda, perché ai loro occhi davo maggiori garanzie rispetto ad altri professionisti, potendo io contare sull’eventuale supporto di colleghi.

La società si chiama Tele-Rilevamento Europa (TRE) S.r.l. ed elabora dati radar forniti dai satelliti per misurare spostamenti millimetrici al suolo.

Da allora (sono ancora loro consulente) mi sono occupato di definizione degli incentivi, valutazione delle risorse, partecipazione a bandi europei e regionali, sviluppo dell’attività commerciale all’estero, soprattutto in Francia.
In particolare, li ho aiutati nella partecipazione ai bandi Spring (I e II)della Regione Lombardia e ho coinvolto un collega di Obiettivo50 esperto del settore petrolifero e del mercato nordamericano per l’apertura della loro filiale canadese. Dopo aver fatto partecipare TRE al bando Gate della Regione Lombardia, ho coinvolto un altro collega di O50 per fornire una consulenza per lo sviluppo commerciale in Nord-Africa.
La società in questi anni è definitivamente decollata: opera in tutti i continenti, fattura oltre 5 milioni di €, investe il 15% in R&S, ha raggiunto i 45 dipendenti e ha sempre generato utili.
Alla fine del 2015 il capitale di TRE è passato in mano ad una società francese collegata all’agenzia spaziale nazionale francese, che vuole ampliare la propria offerta: un investimento che mostra l’interesse per l’iniziativa e per i suoi prevedibili sviluppi. A partire dal 2016, TRE acquisisce la responsabilità di una società spagnola operante nello stesso settore già rilevata qualche anno fa dall’azienda francese. (testimoniananza raccolta da Ugo Panerai)

Percorso formativo O50: Lo start-up delle PMI innovative

13 Feb 2016 Posted by Gabriella Valeri in Progetti

CorsoStartUpObiettivo50Obiettivo50 propone anche quest’anno un percorso formativo di cultura manageriale, con il titolo “Lo START-UP delle PMI innovative: come crearle, finanziarle, gestirle”.
Gli investimenti in start-up sono cresciuti del 45% nel 2014 (fonte: Sda Bocconi): è un fenomeno che si presenta come un’indubbia opportunità di crescita e rinnovamento per il nostro Paese, e che pertanto merita un adeguato approfondimento da parte dei soci di Obiettivo50.
Con start-up si intende il periodo in cui prende il via una nuova impresa, durante il quale vengono svolte tutte quelle attività finalizzate a strutturare l’azienda nascente e rendere redditizia l’intuizione imprenditoriale. L’innovazione è un requisito imprescindibile per una start-up, al fine di superare la fase di avvio e di trasformarsi in tempi brevi in una piccola o media impresa affermata e profittevole. Il percorso per le start-up non è tuttavia facile, e anche in presenza di una idea davvero innovativa, molte possono essere le criticità (ad es. mancanza di pianificazione, di strategia, di un business plan realistico, ecc).
Il programma formativo nasce dalla convinzione che questo fenomeno può offrire ai manager, soci di Obiettivo50, l’opportunità di supportare gli imprenditori nel processo di sviluppo di un’idea innovativa in veste di consulenti. Quando l’imprenditore è un giovane, il supporto di un manager affermato è fondamentale e complementare, con il giusto mix di innovazione, competenza ed esperienza. E ancora, la start-up può rivelarsi una valida opzione per i manager che si trasformano in imprenditori. Infine, il manager può a sua volta diventare investitore nella start-up.
Il percorso formativo ha l’obiettivo di fornire, nell’arco di 3 giornate, una panoramica completa del fenomeno start-up, nella prospettiva di diventare mentor, startupper o finanziatori.
Il corso, organizzato dalla nostra Associazione, è strutturato su 3 moduli, con attestato di frequenza finale.
La docenza è affidata a professionisti del settore e ospita testimonianze dirette di case history.
Destinatari del corso sono soci vecchi e nuovi di Obiettivo50, ovvero manager che ricoprono o hanno ricoperto posizioni di responsabilità.
Il corso è gratuito per i soci vecchi e nuovi di Obiettivo50 in regola con il pagamento della quota associativa per il 2016.
Il percorso formativo si tiene a Milano, il 17, 24 e 31 marzo, dalle 9.30 alle 17.30.
Ulteriori informazioni nella scheda di presentazione qui in allegato: CorsoStartUpObiettivo50.
Le iscrizioni si chiudono il 29 febbraio 2016.
Per contatti e informazioni: info@obiettivo50.it.

Formazione O50 per Temporary Export Manager a Torino

04 Feb 2016 Posted by Gabriella Valeri in Progetti

Corso TEM Torino Proseguono anche nel 2016 i corsi di formazione organizzati da Obiettivo50: la seconda edizione di TEM for Italy – Percorso formativo di cultura manageriale Il Ruolo del Temporary Export Manager per la ripresa e lo sviluppo internazionale delle imprese, si è tenuta a Torino il 21 e 22 gennaio dopo il successo della prima edizione a Milano di settembre 2015.
Organizzato da Obiettivo 50 e ospitato da Federmanager di Torino, il corso, con un taglio pratico-culturale, si è proposto di approfondire e qualificare le competenze dei manager necessarie per sviluppare il business delle PMI nel mercato globale.
Il corso ha richiamato tra i partecipanti numerosi manager che ricoprono o hanno ricoperto posizioni di responsabilità, interessati ad approfondire le tematiche relative al Temporary Export Manager di PMI. La docenza è stata affidata a professionisti dell’internazionalizzazione e ha ospitato testimonianze dirette di PMI ed export manager.
L’indice di gradimento espresso dai partecipanti riguardo sia agli aspetti formCorso TEM Torino gruppoativi che organizzativi è stato molto alto, pari al 95%. Specie il format del percorso formativo, su 2 moduli pari a 2 intense giornate per complessive 14 ore, è stato molto apprezzata dai presenti.
A fine corso è stato rilasciato un Attestato di partecipazione ai 25 i Manager, qualificati come Temporary Export Manager da O50.
Il percorso formativo tenutosi a Torino è stato infine l’occasione per accogliere nella nostra Associazione 14 nuovi soci, provenienti da Federmanager e Manageritalia.

Flash Report delle 2 giornate:
In apertura dei lavori, Gianfranco Antonioli, Presidente O50, Silvio Massa, Presidente di Manageritalia Torino, e Marco Bertolina di Federmanager, hanno sottolineato l’importanza del ruolo svolto da un TEM e le opportunità offerte ai manager disposti a mettere a disposizione le proprie competenze ed esperienze alle PMI italiane per progetti temporary.
Giovanni Pischedda, Responsabile Sviluppo Competitività e Internazionalizzazione CCIAA Torino, ha parlato delle caratteristiche dell’export italiano, con approfondimenti sul Piemonte. Gaetano Bonfissuto, esperto in executive search, ha sottolineato il valore delle soft skills per un manager che segue l’internazionalizzazione delle PMI.
Successivamente, esperti di marketing strategico e consulenti per l’internazionalizzazione delle imprese si sono concentrati sul ruolo chiave di strategia e pianificazione, preliminari a qualsiasi progetto di internazionalizzazione, anche di una piccola impresa.
Patrizia Oliveri del Castillo ha spiegato cosa deve fare un temporary export manager nei “primi 100 giorni”, e ha fornito efficaci strumenti di checkup aziendali per impostare una strategia di posizionamento vincente, in grado di affrontare la clientela internazionale. Gianfranco Antonioli ha segnalato fonti di informazioni utili per identificare i mercati target, e fornito i criteri di scelta dei partner e dei canali di vendita all’estero. Sergio Casavecchia ha infine sottolineato l’importanza delle Fiere Internazionali come efficace strumento di marketing e vendita, purchè siano adeguatamente preparate.
L’Avv. Andrea Antognini, esperto di contrattualistica internazionale e proprietà industriale, ha parlato di contratti internazionali e della protezione dei marchi.
In conclusione della prima giornata Marco Puchetti e Roberto Maggioni hanno raccontato luci ed ombre del mestiere di temporary export manager, condividendo con la platea le proprie esperienze nel ruolo di consulente di internazionalizzazione (il primo) e imprenditore che si avvale con soddisfazione delle competenze di un TEM (il secondo).
La seconda giornata ha toccato temi importanti quali il web, l’e-commerce e i social media con professionisti del mondo digital: Dagmar Sporck di Salesupply ed Emanuele Vitali di East Media.
Il socio Raffaele Tasserini ha condiviso la sua trentennale esperienza di Manager multiculturale ponendo l’accento sull’importanza di considerare le molteplici differenze culturali per il successo di trattative all’estero. Infine, Paolo Engheben di CrossBridge ha presentato le opportunità dei paesi del Far East.
Per concludere, e per passare dalla teoria alla pratica, non poteva mancare un’esercitazione in gruppi, già molto apprezzata anche nella prima edizione: i partecipanti hanno lavorato ad una simulazione di piano export, basato su una case history reale.

16 soci hanno trovato opportunità di consulenza nel Bando MISE

28 Gen 2016 Posted by Gianfranco Antonioli in News

Il bando, pubblicato lo scorso giugno dal Ministero dello Sviluppo Economico, era relativo alla richiesta e concessione di voucher internazionalizzazione, volti a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali.  Tutte le info e gli aggiornamenti a questo link sul voucher per l’internazionalizzazione

L’intervento, che riguarda 1750 aziende, prevede di erogare un contributo a fondo perduto di 10.000 Euro sotto forma di voucher a beneficio di ogni PMI, a copertura dell’inserimento in azienda di un Temporary Export Manager (TEM) per almeno sei mesi

Tra le società di servizi accreditate dal Ministero, cui le PMI hanno potuto rivolgersi per selezionare il TEM di loro interesse, ne figurano 6che sono direttamente o indirettamente in rapporto con O50e dunque potenzialmente interessate ai profili dei soci . Si tratta di:

Ambire (del socio O50 Bottari)

Social Surf (del socio O50 Bonfissuto)

Websin (rapporti di collaborazione con O50)

API Bergamo (rapporti di collaborazione con O50)

API Milano (rapporti di collaborazione con O50)

Servizi Confindustria di Bergamo (rapporti di collaborazione con O50).

Risultato: nell’ambito del progetto opereranno 16 soci per un totale di 17 contratti di consulenza TEM.

Ancora una volta, un successo della professionalità, disponibilità e attivismo della nostra Associazione!

Il Business Angel (BA) per le start up

28 Gen 2016 Posted by Gabriella Valeri in News

Il Business Angel (BA o Angel Investor) è un imprenditore, libero professionista o manager che mette a disposizione parte del proprio patrimonio, tempo e competenze, nonché una diffusa rete di relazioni, apportando capitale di rischio a imprese in fase di avviamento e di primo sviluppo (startup).
Obiettivo del BA è raggiungere un ritorno sull’ investimento nell’arco di 4-5 anni (exit), supportando l’imprenditore nella definizione di piani strategici e marketing, in attività gestionali e di organizzazione e in consulenza operativa su attività di amministrazione e finanza.
L’Associazione IBAN – Italian Business Angel Network si occupa di promuovere il riconoscimento di BA e BANetworks, circa un migliaio secondo nostre rilevazioni, come soggetti di politica economica, e di sviluppare attività di investimento in capitale di rischio in Italia e in Europa da parte di investitori informali.
Secondo quanto emerge dalle Survey IBAN annuali, in un paese storicamente non avvezzo al capitale di rischio negli ultimi anni gli investimenti in startup innovative sono aumentati, pur se lontani dai livelli di altri paesi europei ed internazionali.
La richiesta di capitale di rischio, di supporto manageriale e consulenza da parte di imprese innovative in fase di sviluppo e, contestualmente, gli importanti incentivi previsti nello Startup Act (MISE) dal 2012, contribuiscono a creare nuove e significative opportunità per figure professionali con competenze imprenditoriali, manageriali e risorse economiche.
Per tali figure, che si trovino in condizioni di uscita da posizioni dirigenziali, l’intraprendere il ruolo di BA diventa un’opportunità interessanBusinessAngelste per reinserirsi nel mondo attivo del lavoro.
Non si tratta di un normale cambio di azienda e/o di mansione. Oltre a possedere disponibilità finanziarie da investire in iniziative a mediamente elevato fattore di rischio, sono necessari spirito ed attitudine imprenditoriale, preparazione adeguata per valutare idee, prodotti e mercati e per supportare nella gestione imprese potenzialmente “disruptive” e scalabili; e naturalmente anche avere doti di empatia e capacità di coinvolgimento.
Quanto sopra richiede formazione professionale ed attitudinale adeguata e acquisizione di visione d’insieme della filiera dell’innovazione, di cui i BA sono parte rilevante, a livello nazionale e internazionale (per saperne di più: Diventa un Angel).

(di Luca V. Canepa, Socio O50 e Consigliere Delegato Iban)