Formazione

Approvato il nuovo Statuto di Obiettivo50

25 Ott 2019 Posted by Gabriella Valeri in Blog, News, News

La necessità di modificare lo Statuto di Obiettivo50 nasce dalla legge di riforma del Terzo Settore che impone di avere nello Statuto alcuni elementi obbligatori per poter rimanere ETS (Ente del Terzo Settore), ed in particolare APS (Associazione di Promozione Sociale), categoria a cui Obiettivo50 appartiene.

Obiettivo50 APS, Associazione di Promozione Sociale, intende essere inserita nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e si è conseguentemente reso necessario un adeguamento dell’attuale Statuto.

La approvazione da parte dei Soci è avvenuta nell’Assemblea Straordinaria del 24 settembre 2019, dopo che a tutti i soci era stata anticipata copia del documento.

Il nuovo Statuto è stato elaborato con il supporto del CSV (Centro Servizi Volontariato) di Milano, e le variazioni introdotte sono in generale piccole e in gran parte formali.

Tra le variazioni degne di nota si evidenziano invece le seguenti:

  • –potranno essere soci anche altri enti del terzo settore non a scopo di lucro
  • –viene formalizzato il divieto di remunerazione dei Soci per eventuali attività da loro svolte a favore dell’Associazione, salvo la possibilità di riconoscere un rimborso spese
  • –viene definito che le attività di Obiettivo 50 sono, in sintesi: a)di formazione e b) di fornitura di servizi finalizzati all’inserimento o al reinserimento al mercato del lavoro (categoria P).

La governance dell’Associazione si semplifica: l’Assemblea eleggerà direttamente un Consiglio Direttivo composto da 5 a 10 Consiglieri, che poi al suo interno eleggerà Presidente e Vicepresidente, e nominerà il Tesoriere (che potrà anche essere esterno al Consiglio). Il Consiglio Direttivo, le cui riunioni sono aperte ai Soci, potrà poi nominare comitati esterni e gruppi di lavoro per lo sviluppo delle attività associative, sulla falsariga dell’attuale Comitato Esecutivo.

A seguito dei cambiamenti di governance previsti dal nuovo Statuto approvato, l’organo amministrativo (il Consiglio Direttivo) dovrebbe essere eletto ex-novo, di fatto annullando le elezioni che hanno avuto luogo nello scorso mese di Maggio. Per evitare questo passaggio è stato proposto all’Assemblea di deliberare che l’attuale organo amministrativo resti in carica in veste di Consiglio Direttivo fino alla sua scadenza naturale, a dicembre 2020, proposta che l’Assemblea ha approvato all’unanimità (con l’astensione di Presidente e Tesoriere).

Qui in allegato potete scaricare il nuovo Statuto di Obiettivo50: O50APS-Statuto2019

NuovoStatutoO50

 

Le aziende raccontano – Pappadà Gino, una azienda meccanica artigianale che vende con successo all’estero

15 Giu 2019 Posted by Gabriella Valeri in Casi di successo, News, News

Intuito, fantasia, coraggio e naturalmente qualità … e anche una fabbrica artigianale può sfondare all’estero

Pappadà Gino

Vi presentiamo con questo articolo un’altra testimonianza delle aziende che hanno collaborato con successo con i soci di Obiettivo50.

Oggi ascoltiamo la voce della ditta individuale Pappadà Gino, con sede in provincia di Parma, una impresa meccanica artigianale, che opera nel settore della termoidraulica e delle costruzioni meccaniche.

L’azienda ha vissuto in questi ultimi anni (e vive tuttora) un’esperienza di successo in tema di internazionalizzazione, grazie anche alla consulenza del socio di Obiettivo50 Leonardo Petrilli.

Se l’internazionalizzazione per una PMI è sempre una sfida, disegnare un percorso di sviluppo sui mercati esteri per una piccola impresa artigianale fortemente ancorata al territorio e al mercato domestico richiede intuito, fantasia e grande determinazione.

La Pappadà Gino ci è riuscita. Nata negli anni ’50, l’azienda produce macchine ed accessori per la prefabbricazione di manufatti in calcestruzzo, tra cui macchine posa trefoli per grandi travi, sponde magnetiche per lastre di cemento, magneti per fissaggio sponde di casseforme, oliatrici per la preparazione delle superfici al getto di calcestruzzo.

La collaborazione con Petrilli, che continua tuttora, è iniziata nel 2014 in occasione del Progetto ESP (Export Service Parma) VI Advanced gestito dalla ECIPAR, società del Gruppo CNA dedicata alla formazione e alla fornitura di servizi alle PMI, con sede a Parma. Il progetto si proponeva di sviluppare il processo di internazionalizzazione delle PMI dell’Emilia Romagna.

L’azienda ha piccole dimensioni (neanche una decina di addetti) ma sviluppa in proprio i disegni costruttivi dei manufatti e progetta, pure in  proprio, nuovi elementi. E’ dunque l’artigianalità il carattere distintivo della produzione: volumi relativamente bassi e qualità elevata.

“E qui sta il punto:” spiega il proprietario Massimo Pappadà “i competitor nel settore infatti hanno dimensioni e capacità commerciali molto robuste, anche perché generalmente appartengono a gruppi industriali con vasti interessi nel settore delle costruzioni in Italia e all’estero. Allora è proprio sulla dimensione artigianale dell’azienda che abbiamo fatto leva per espandere l’orizzonte della produzione aziendale”.

Questo è stato ottenuto sia siglando accordi con rappresentanti/agenti, come p.es. in Belgio e in Spagna, sia con importanti General Contractor italiani che hanno permesso l’esportazione dei prodotti Pappadà in Svezia, Russia e USA.

“L’unico problema” commenta Pappadà “è costituito dalla discontinuità della domanda per via della congiuntura internazionale. Ma questo non dipende da noi”.

La testimonianza della Pappadà Gino conferma che il Made in Italy, se opportunamente presentato e giocato come carta vincente, ha vinto anche in questo caso, grazie anche al supporto di un professionista di lunga esperienza come il nostro socio.

Quiqui e qui potete leggere altri casi di collaborazioni di successo tra nostri soci e e aziende clienti, che vi abbiamo presentato nei mesi scorsi.

Obiettivo50 alla Milano Digital Week 2019

29 Apr 2019 Posted by Gabriella Valeri in Blog, Eventi, Eventi, Progetti

Milano Digital Week 2019Anche la nostra Associazione presente all’edizione 2019 della Milano Digital Week, nella persona del Presidente Antonioli che ha partecipato come speaker alla tavola rotonda ALDAI-Federmanager del 14 marzo 2019. L’evento è stata l’occasione per condividere proposte e considerazioni del mondo imprenditoriale, universitario e dei manager, per lavorare insieme e competere con successo nello scenario in rapido mutamento della quarta rivoluzione industriale.

Il contributo di Obiettivo50 sul trasferimento di competenze alle PMI, suffragato dalle centinaia di esperienze di consulenza a queste imprese erogate dai Soci, ha evidenziato come la PMI spessissimo non ha risorse, soprattutto umane, che se ne possano occupare.
L’intervento di Manager esterni è quindi fondamentale.

Oggi al Manager 4.0 non basta più essere tecnicamente competente, ma deve saper portare una visione strategica che guidi l’azienda nella gestione dei processi innovativi in un contesto di crescente complessità e competizione globale.

È proprio in ragione di questo scenario, che la Academy di Obiettivo50 ha organizzato eventi formativi sul tema dell’industria 4.0,  dell’innovazione e dell’innovation manager.  

Relatori della Tavola Rotonda, moderata da Franco Del Vecchio Segretario CIDA Lombardia:

  • Sergio Terzi – Professore del Politecnico di Milano – Best Practice Industria 4.0
  • Giuseppe Linati – Direttore Digital Innovation Hub Confindustria Lombardia – Le opportunità delle PMI
  • Francesca Boccia – Consigliere ALDAI-Federmanager – Competenze digitali per la crescita delle imprese
  • Gianfranco Antonioli – Presidente Obiettivo 50 – Il trasferimento di competenze alle PMI

Conclusioni di Gianluigi Viscardi – Presidente Cluster Fabbrica Intelligente e DIH Confindustria Lombardia e di Bruno Villani – Presidente ALDAI-Federmanager

A questo link il video integrale della tavola rotonda, al minuto 59.20 potete seguire l’intervento di Gianfranco Antonioli.

 

Le aziende raccontano – MaGyc S.r.l., quando tecnologia e innovazione approcciano i mercati internazionali

07 Apr 2019 Posted by Gabriella Valeri in Blog, Casi di successo, Casi di successo, News

Prosegue con questo articolo la serie di testimonianze delle aziende che hanno usufruito con successo della collaborazione dei soci di Obiettivo50.

L’ing Marco Tatti, responsabile di MaGyc, ci racconta della positiva esperienza nel processo di internazionalizzazione della sua azienda supportato da Gianfranco Antonioli, socio e presidente di Obiettivo50, entrato in contatto con Magyc a seguito di un bando di Regione Lombardia a supporto dell’internazionalizzazione delle PMI lombarde.

Cominciare a collaborare con una PMI in occasione di un bando, regionale o nazionale, è la modalità con cui molto spesso i nostri soci entrano in relazione con le aziende. Ancor più degno di nota è il fatto che tale contatto non di rado si trasforma da temporaneo e occasionale in un’attività consulenziale, e non solo, di più lunga durata, come nel caso che qui ci presenta l’ing. Tatti.

MaGyc Srl

 

MaGyc nasce nel 2001, a partire da una lunga esperienza professionale dei suoi fondatori, ricercatori dagli anni ’90 presso il Centro Comune Europeo di Ricerca (JRC) e presso i dipartimenti di ricerca e sviluppo di rinomate aziende multinazionali.

Grazie a un significativo bagaglio di conoscenze tecnologiche, accresciuto in partnership con importanti istituti di ricerca europei e le più innovative industrie manifatturiere, MaGyc si propone come un vero “fornitore di soluzioni” per il controllo della qualità e/o per la applicazioni di processi produttivi che ne garantiscano il conseguimento.

Dopo un’attenta analisi dei problemi e studio di fattibilità, MaGyc propone soluzioni basate principalmente sull’applicazione innovativa di metodi, tecniche e tecnologie provenienti da settori tecnici molto diversi, per ogni tipo di problema tecnologico di R & D, produzione, controllo di processo e qualità del prodotto. Un invidiabile profilo tecnico, alla ricerca di suggerimenti e sperimentazioni sull’approccio al mercato internazionale.

Nel 2012, sfruttando un bando della Regione Lombardia (progetto SPRING) veniamo assistiti da un pacchetto molto interessante di approccio alla internazionalizzazione: un Manager esperto per aiutarci a intraprendere iniziative di proiezione sui mercati esteri ed uno Stagista che collabori per la realizzazione di questo.

La collaborazione con l’Ing. Gianfranco Antonioli (Manager) e la neo dottoressa Carmen Marino (Stagista), protrattasi poi oltre le caratteristiche del bando per ben 4 anni, ci ha portato a partecipare a convegni in cui abbiamo presentato le nostre professionalità, a partecipare come visitatori o, in certi casi, come espositori a fiere importanti dal punto di vista tecnologico.

I tangibili risultati sono stati di grande importanza per il nostro sviluppo e per una migliore definizione del nostro posizionamento ed approccio al mercato: possiamo affermare che oggi la nostra realtà è anche in buona parte figlia di questa esperienza.

Un sincero grazie quindi alla Regione Lombardia, all’Ing. Antonioli e alla Dr.ssa Marino: la nostra azienda deve molto a questa esperienza

 Qui e qui potete leggere gli altri casi di successo che vi abbiamo presentato.

 

MaGyc Srl-Robot

Si parla di noi su “Io Donna” e “Trovolavoro” del Corriere della Sera

29 Mar 2019 Posted by Gabriella Valeri in Blog, News, News

Nei giorni scorsi la nostra associazione ha trovato spazio su diverse testate nazionali, grazie all’impegno dei soci sempre attivi nel ricercare occasioni per far conoscere Obiettivo50.

O50 su IODONNA

Sabato 23 su Io Donna, il magazine femminile del Corriere della Sera in edicola il sabato, una lettera di Antonella Segù, socia e membro Comitato Esecutivo di O50 è stata pubblicata nella rubrica delle lettere alla Direttrice. La lettera di Antonella prendeva spunto da un precedente articolo di Io donna dedicato al tema del lavoro delle donne over 50. La bella lettera di Antonella ha saputo cogliere lo spirito che anima O50 per presentarlo con una particolare sensibilità e attenzione verso il pubblico femminile delle lettrici del magazine, molte delle qualisi saranno potute riconoscere nelle sue parole.

Ecco il testo della lettera.

Cara Direttrice,

ho letto con interesse, sentendomi coinvolta, l’articolo di Paola Centomo “Il piacere di lavorare dopo i 50 anni”, apparso sul n. 8 di IoDonna del 23 febbraio scorso.

Ho ritrovato e condiviso le esperienze e gli interrogativi cui una donna si trova a dover far fronte nel momento di transizione che inevitabilmente la maturità, fisica professionale e familiare, porta con sé. Rivedere le nostre motivazioni e rinnovare il nostro modo di guardare al futuro è una preziosa opportunità; difficile a volte trovare solo in noi stesse la forza e la determinazione per farlo. Vuol dire in qualche modo “reinventarsi” anche cogliendo stimoli nuovi e capitalizzando le nostre competenze. Sfide che nel mio caso ho potuto cogliere con fiducia entrando in contatto con l’associazione Obiettivo50 (www.obiettivo50.it).

O50 è un network di manager con alle spalle una lunga carriera professionale che grazie a questa rete associativa possono scambiarsi idee, conoscenze, esperienze, opportunità, oltre a fruire di interessanti possibilità di formazione e aggiornamento.  Non è una società di consulenza né si occupa di ricollocare managers ma la varietà delle competenze e naturalmente delle personalità è un riferimento straordinario per chi voglia confrontarsi col proprio futuro trovando un aiuto per valorizzare il potenziale che la nostra nuova maturità sicuramente custodisce. Io sono entrata nel network tre anni fa dopo una carriera aziendale in vari ruoli di responsabilità e mi rendo conto di aver appreso molto, dialogando e lavorando insieme in modi diversi, per “effetto rete”.

Qui il citato articolo di Paola Centomo sul lavoro over 50, che nasce dalla ricerca Talenti senza età di Valore D, associazione che supporta le aziende per fare della diversità un valore.

 

Immediatamente dopo, il lunedì 25 marzo, a pag. 40 del supplemento Trovolavoro del Corriere della Sera  è stata pubblicata una ampia citazione di Obiettivo50 con il titolo “Il ricollocamento passa dal network”, a firma di Diana Cavalcoli. Anche in questo caso, la citazione della nostra associazione è partita da una comunicazione inviata dal Presidente Antonioli, insieme a Ugo Panerai del CDA di O50, che si agganciava a un precedente articolo della giornalista sulla “riscoperta” dei cinquantenni nel mercato del lavoro. Nelle righe pubblicate, Antonioli rimarca il ruolo di un’associazione nata per “fare quadrato” tra professionisti di alto profilo, che fa rete per individuare opportunità di lavoro come consulente e temporary manager, ma che non è una società di consulenza.

Ad entrambe le giornaliste è stata recapitata copia del nostro libro.

In allegato le pubblicazioni integrali:  

Lettera IoDonna pubbl 23 mar 2019

Articolo Trovolavoro Corsera 25 Mar 2019

 

Da dirigente e manager a consulente: quali passi

17 Mar 2019 Posted by Gabriella Valeri in Approfondimenti, Blog, Vita da consulente

Dopo aver analizzato in questo articolo il contesto e aver approfondito le opportunità di reinventarsi una nuova vita professionale, vediamo ora quali i possibili step da intraprendere in questo percorso.

 Le linee di azione

La domanda che lecitamente ci si pone è: come fare a rendere visibile ed a sfruttare questo vasto patrimonio professionale? A questa domanda l’associazione O50 si adopera da anni per dare risposta. Riuscendoci. Vediamo come.

Sostanzialmente si aprono due vie per promuovere le suddette professionalità: quella diretta, presso le stesse aziende, l’altra, attraverso degli intermediari presentatori che condividano la finalità.

L’interlocutore può essere l’imprenditore stesso?

E’ l’unico in grado di valutare i benefici di un’attività di supporto di alto livello e di decidere se accedervi o meno.
Dopo aver sperimentato alcune vie di contatto diretto, si arriva rapidamente alla conclusione che un approccio sistematico “porta a porta” è non solo non praticabile, ma impensabile, per una serie infinita di motivi: la vastità del mondo delle PMI (sia pure limitandolo ad una Provincia o Regione), la difficoltà oggettiva di ottenere ascolto presso l’imprenditore, la naturale e sana diffidenza dell’imprenditore nei confronti di persone non conosciute, considerate alla stregua di “questuanti”.

Meglio prendere in considerazione un nuovo fronte, individuando operatori che non solo condividano le finalità sociali dell’associazione di cui il manager fa parte, ma che abbiano un dichiarato interesse a portare benefici al mondo delle PMI, con le quali intrattengono rapporti istituzionali, siano essi di rappresentanza o di natura economica: Pubblica Amministrazione, Istituti di credito, Istituti accademici, Associazioni datoriali e di categoria.
Le associazioni imprenditoriali/datoriali sono alla continua ricerca di servizi innovativi da offrire alle aziende associate. Anche qui, pur in un ambito di non facile percorribilità, sono individuabili servizi professionali che coprano varie esigenze (check-up aziendale, internazionalizzazione, ecc.).

Le Autorità, locali (Comuni, Province, Regione), e centrali (Ministeri), nonché a livello di Unione Europea, emettono bandi per Progetti Finanziati attraverso i quali tali iniziative si esprimono.
Molti istituti accademici, soprattutto in ambito hi-tech, partoriscono ed allevano piccole start- up, costituite da ricercatori d’ingegno e di coraggio. Questi, per estrazione, dopo il momento dell’invenzione, hanno necessità di supporto gestionale e commerciale per garantire lo sviluppo della loro creatura
Inoltre, un supporto essenziale alle problematiche del rapporto con le Banche è la semplice presenza di un professionista, in grado di meglio presentare le prospettive di business dell’azienda.

E in tutto ciò, la consapevolezza che la stragrande maggioranza delle opportunità nasce dalla possibilità di offrirsi alle PMI grazie a Voucher o forme di finanziamento (p.es. la formazione finanziata dallo 0,3% versato all’INPS), che minimizzano, in certi casi annullano, il costo all’azienda della consulenza! (testo di Gianfranco Antonioli)

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