Networking associativo, perchè partecipare
Un incrocio di background professionali diversi, molti progetti (in corso o in costruzione), tante storie personali e un grande patrimonio di contatti: questo il networking di novembre di Obiettivo50 tenutosi giovedì scorso, con oltre 30 persone presenti nel tradizionale appuntamento mensile di incontro tra i manager associati.
Per i professionisti entrati di recente nell’associazione e per quelli non ancora soci, ieri è stata l’occasione per una prima breve presentazione sullo stile dell’elevator pitch: in pochi minuti ci si racconta, in bilico tra corpose esperienze professionali, progetti avviati o in corso di definizione e bilanci personali. Anche i soci di più vecchia data hanno l’opportunità di presentarsi ai nuovi e di aggiornare gli altri colleghi con le novità professionali, ognuno evidenziando un diverso motivo di interesse nel continuare ad essere soci di Obiettivo 50.
Il networking è un concetto così semplice da risultare quasi banale: ciò che fa la differenza in Obiettivo50 è che funziona davvero.
Spesso si sostiene che uno dei grandi punti di forza della nostra associazione è che il singolo professionista si può presentare alla potenziale azienda cliente forte non solo della sua esperienza e know-how, ma potendo anche contare sulle risorse e competenze professionali di tutto il network. Non sono solo parole, e uno dei nostri manager ce ne ha fornito un esempio molto eloquente. Raccontando la sua esperienza, ha spiegato come in più di un’occasione la sua candidatura come consulente sia stata preferita a quella di altri professionisti proprio perchè garantiva all’imprenditore la possibilità di reperire, in tempi rapidi, altri servizi altamente qualificati necessari alla sua azienda.
E così è stato: negli ambiti al di fuori dalla sua esperienza ma che si sono resi necessari per lo sviluppo dell’iniziativa aziendale, egli ha contattato altri soci che sapeva avere precisamente le competenze professionali richieste.
Con grande soddisfazione di tutti: dell’imprenditore, che ha usufruito di servizi di alto livello nei tempi richiesti, dei manager che hanno trovato, e moltiplicato, le opportunità consulenziali per sé e per altri soci, e per l’associazione, che ha vista confermata la sua ragion d’essere.
Ecco, questo è il vero autentico valore aggiunto del networking associativo: parte dalla condivisione delle proprie esperienze e progettualità per arrivare alla messa in comune delle opportunità. In tal modo, queste vengono potenziate e ampliate a beneficio di tutti quelli che hanno la volontà di essere presenti e di coglierle.